venerdì 30 ottobre 2015

BENETTON RUGBY VS LEINSTER RUGBY


TEATRO COMUNALE MARIO DEL MONACO - DIALOGHI SUL TEATRO

http://www.teatrispa.it/fondazionecassamarca/teatrispa/index.html


Collezione "Salce"- Resterà un sogno ?


Collezione di manifesti d’epoca donata generosamente allo Stato mediante lascito testamentario e custodita presso i Musei Civici trevigiani. Una collezione vastissima, composta da circa 30.000 esemplari.  





https://www.youtube.com/watch?v=r117A0-K-Jk



giovedì 29 ottobre 2015

“EL GRECO IN ITALIA” SVELATE LE OPERE, DI CUI MOLTE INEDITE, CHE RENDERANNO OMAGGIO AL PERIODO ITALIANO DEL GENIO DEL ‘500 NELLA GRANDE MOSTRA PATROCINATA DAL MIBACT


Saranno una trentina le opere di Domenikos Theotokopoulos, detto El Greco, a rendere omaggio al periodo italiano del genio del ‘500, mettendo in scena la più grande retrospettiva mai organizzata prima sul periodo giovanile dell’artista, intitolata El Greco in Italia. Metamorfosi di un Genio: molte di queste saranno esposte in Italia per la prima volta, accompagnate da altrettanti capolavori di grandi artisti che influenzarono il suo lavoro, o ne furono a loro volta influenzati, da Tiziano a Picasso, da Parmigianino a Bacon.
Dedicata al decennio 1567-1576, il periodo che l’artista trascorse in Italia, l’attesa mostra El Greco in Italia. Metamorfosi di un Genio racconterà, attraverso spunti scientifici inediti, come il “viaggio” nel nostro Paese abbia plasmato l’artista al punto tale da trasformarlo da iconografo del mondo ortodosso a genio visionario che ispirò artisti del calibro di Cézanne e Manet, Pollock, Bacon e Picasso appunto.
El Greco in Italia. Metamorfosi di un Genio è l’evento che si pone come coronamento delle mostre che hanno celebrato il quarto centenario della morte dell’artista (Toledo, 1614) in Grecia e in Spagna, rispettivamente suo Paese di nascita e di adozione, e sarà visitabile a Treviso dal 24 ottobre 2015 al 10 aprile 2016 a Casa dei Carraresi.
La mostra, patrocinata dalla Regione Veneto, dalla Provincia di Treviso e dal Comune di Treviso, grazie ai suoi straordinari contenuti artistici, ha ricevuto anche il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT), che ne ha riconosciuto l’importanza, in collaborazione con il Polo Museale del Veneto. Il progetto ha inoltre potuto contare sul supporto di prestigiosi istituzioni museali e collezioni private di tutto il mondo, tra cui le Gallerie dell’Accademia di Venezia, la Galleria Estense di Modena, la Galleria Nazionale di Parma, il J.F. Willumsens Museum in Danimarca, la Maison d'Art di Montecarlo, la Galleria Parmeggiani di Reggio Emilia, il Museo di Capodimonte di Napoli, la Pinacoteca di Bologna, la Schorr Collection di Londra, The Velimezis Collection di Atene, solo per citarne alcuni.
Organizzata da Kornice, di Andrea Brunello, con la collaborazione di Fondazione Cassamarca, la mostra nasce da un importante progetto scientifico che si basa su oltre mezzo secolo di studi del suo curatore, il Prof. Lionello Puppi, emerito di Ca’ Foscari, uno dei maggiori studiosi al mondo de El Greco e massimo esperto del suo periodo giovanile, coadiuvato da un Comitato Scientifico internazionale composto da studiosi di prestigiose realtà accademiche: Serena Baccaglini.

Alessandra Bigi, Nano Chatzidakis, Agnese Chiari Moretti Wiel, Robin Cormack, Andrea Donati, Mariella Lobefaro, Maria Paphiti, Paula Revenga Dominguez.

Il percorso espositivo, suddiviso in 4 macro sezioni, coinvolgerà il pubblico in un affascinante viaggio sulle tracce dell’attività dell’artista tra Venezia, Roma e l’Italia centrale, dove El Greco ebbe modo di entrare in contatto diretto con la coeva arte di Tiziano, Bassano e Tintoretto, artisti che influenzarono profondamente la sua opera.
La prima parte espositiva introdurrà il visitatore attraverso un video emozionale che racconterà l'artista e gli aneddoti legati alla sua personalità carismatica e alla sua vita avventurosa; la seconda è dedicata a Creta, l’isola in cui è nato, all’epoca territorio veneziano, e al linguaggio della tradizionale icona bizantina che ha contraddistinto i suoi primi anni come artista; la terza parte, quella centrale e dominante della mostra, metterà a confronto le principali opere del periodo italiano con quelle di artisti che hanno fortemente influenzato il suo lavoro. Tra i capolavori: il San Francesco Riceve le Stimmate di Tiziano (1525 ca.), la Madonna di San Zaccaria del Parmigianino (1530-1533 ca.), l’Allegoria della Battaglia di Lepanto del Veronese (1572-1573 ca.) e l’Allegoria del Fuoco del Bassano (1580 ca.).

Tra le opere principali del primo blocco e di quello centrale: il San Demetrio (ante 1567), l'altarolo detto Trittico di Modena (1567-1568 ca.), l’Adorazione dei Pastori (1568-1569 ca.), il Ritratto di Giulio Clovio (1571 ca.), la Guarigione del Cieco (1573 ca.), la Crocifissione (1575-1577 ca.), il San Francesco (1595), il Salvatore Benedicente (1595 ca.), il Polittico di Ferrara (1568), oltre a un’opera misteriosa mai mostrata prima al pubblico che sarà esposta in anteprima mondiale per l’evento.

La parte finale sarà dedicata alle influenze che El Greco ha esercitato sugli artisti delle avanguardie del ‘900, tra cui geni del calibro di Pablo Picasso e Francis Bacon. Saranno infatti in mostra i capolavori di questi artisti, regalando così al visitatore un’esperienza unica, un viaggio tra l’arte rinascimentale e moderna che rivelerà, inequivocabilmente, come i colori acidi, il movimento ascensionale delle figure, l’impressionante rappresentazione psicologica dei ritratti, gli sprazzi di luce rubati alle tenebre tipici de El Greco abbiano incantato molti artisti famosi, secoli dopo la morte del Maestro, al punto tale da renderlo uno degli artisti più imitati al mondo.

In occasione della mostra, Casa dei Carraresi, centro congressi ed esposizioni di Fondazione Cassamarca, ha riportato alla luce le sale dei Brittoni con i loro meravigliosi affreschi che saranno riaperte al pubblico.

Nell’attesa della pubblicazione del catalogo della mostra, edito da Skira, aneddoti, curiosità sull’artista e il backstage della preparazione della mostra si possono seguire sulla pagina Facebook Mostre-Treviso e i profili Twitter e Instagram.

Note INFORMATIVE

Titolo: El Greco in Italia. Metamorfosi di un Genio

Date: 24 ottobre 2015 - 10 aprile 2016
Sede:
Casa dei Carraresi, Treviso
Mostra a cura di: Lionello Puppi
Comitato Scientifico:
Serena Baccaglini, Alessandra Bigi, Nano Chatzidakis, Agnese Chiari Moretti Wiel, Robin Cormack, Andrea Donati, Mariella Lobefaro, Maria Paphiti, Paula Revenga Dominguez

Organizzata da: Kornice di Andrea Brunello
con la collaborazione di Fondazione Cassamarca
Con il patrocinio di: 
MIBACT - Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
Regione Veneto
Provincia di Treviso
Comune di Treviso

Con la collaborazione di: Polo Museale del Veneto
Orari:
Martedì - Venerdì 09:00 - 19:00,
Sabato e Domenica 09:00 - 20:00
Ingresso:
Intero 12€ Ridotto 10€
Info e prenotazioni:
www.elgrecotreviso.it, + 39 0422 513150,
info@elgrecotreviso.it, Facebook: Mostre-Treviso
Catalogo:Skira Editore
Ufficio Stampa:
Lavinia Colonna Preti | +39 338 6047174 | lavinia@thereflectionstudios.it
| press@elgretreviso.it
Michela Canessa | + 39 347 55 65 281 | michela@thereflectionstudios.it
| press@elgrecotreviso.it



MUSEO LUIGI BAILO - Borgo Cavour 24 TV


mercoledì 28 ottobre 2015

E' ufficiale: La stazione di Treviso non verrà spostata




Nonostante gli organizzatori della mostra di Escher ne abbiano paventato lo spostamento in zona fiera, secondo notizie ufficiali la stazione di Treviso non subirà alcun trasloco. Si invitano pertanto turisti e pendolari a recarsi a prendere il treno al solito posto.

ESCHER 31 ottobre 2015 - 3 APRILE 2016 MUSEO S.CATERINA




http://www.mcescher.com/gallery/

sabato 17 ottobre 2015

EL GRECO IN ITALIA. METAMORFOSI DI UN GENIO Casa dei Carraresi, Treviso 24 ottobre 2015 - 10 aprile 2016



L’AFFASCINANTE AVVENTURA DI UN “VISIONARIO ILLUMINATO”
Un progetto espositivo unico a illustrare la metamorfosi di Domenikos Theotokopoulos, detto El Greco, uno degli artisti più innovativi e originali della sua epoca.

È famoso per le sue inconfondibili figure sinuosamente allungate, le forme umane stravolte dal furore mistico, i colori acidi, al limite della psichedelia. El Greco è stato uno degli artisti più innovativi e originali della sua epoca: la mostra di Casa dei Carraresi a Treviso gli rende omaggio, concentrandosi proprio sulla fase italiana della sua carriera, il decennio 1567-1576. Nato nell'isola greca di Creta nel 1541, Domenikos Theotokopoulos – questo il vero nome dell'artista – diventa famoso in Spagna, ma, prima di approdare nella penisola iberica soggiorna in Italia per quasi dieci anni, trovando la propria strada artistica in seguito al contatto con alcuni tra i migliori maestri del tempo. All’epoca Creta faceva parte della Serenissima Repubblica di Venezia. Proprio qui si recò El Greco all’età di 26 anni, trasformandosi da iconografo ortodosso in un artista innovativo e rivoluzionario.
Ispirandosi ai grandi artisti italiani del tempo, tra cui Tiziano, Tintoretto e Jacopo Bassano, i cui capolavori saranno esposti in mostra, El Greco iniziò ad adottare colori più intensi e una pennellata libera, abbandonando, grazie alla prospettiva, la rigidità e la piattezza dello stile appreso nella sua terra natale, legato alla tradizione artistica bizantina. La sua genialità sta proprio nell’essere riuscito a fondere due culture contrapposte: quella greco-ortodossa e quella rinascimentale cattolico-romana. È questo che fa del Greco l’artista visionario che sconvolse geni assoluti della modernità tra cui Manet, Cézanne e Picasso.
Protagonista indiscusso della cultura figurativa occidentale, El Greco venne, infatti, riscoperto nell’Ottocento, per diventare fonte di ispirazione per le Avanguardie di fine secolo e del Novecento, dall’Impressionismo al Cubismo.
Il percorso conclusivo della mostra documenterà la profonda influenza esercitata dall’artista sulla pittura moderna attraverso capolavori inediti di Picasso e di Bacon, a testimoniare l’incredibile attualità del genio de El Greco: un linguaggio personale e straordinario che non ha paragoni possibili.
La mostra di Treviso presenta più di 80 opere, tra cui inediti e alcuni tra i lavori più importanti dell’artista, grazie ai prestiti di prestigiosi istituzioni museali internazionali e collezioni private. Il percorso espositivo è arricchito da opere dei grandi artisti che hanno influenzato El Greco – come Tiziano, Tintoretto, Jacopo Bassano, Parmigianino, Correggio – e dei contemporanei di tradizione bizantina, oltre che da suggestioni visive di varia natura (materiali cartografici e incisioni).

Due prestiti eccezionali, in anteprima mondiale, chiudono il percorso espositivo: si potranno ammirare il cartone preparatorio dell’arazzo de “Les Demoiselles d'Avignon” di Picasso, e due Crocifissioni di Bacon, capolavori unici di due artisti affascinati da El Greco, a dimostrare come il Maestro abbia ispirato le avanguardie del Novecento anticipando l’arte contemporanea.


mercoledì 14 ottobre 2015

TRE LATTINE SPECIALI DEDICATE A EL GRECO DAL 24 OTTOBRE LA MOSTRA IN ITALIA

La mostra alla Casa dei Carraresi di Treviso dedicata a Domenikos Theotokopoulos, celebre pittore cretese detto El Greco, sarà inaugurata sabato 24 ottobre. Si tratta di un’importante occasione per Treviso, perché è la più grande retrospettiva mai organizzata prima sul periodo giovanile dell’artista e la nostra torrefazione ha deciso di scendere in campo personalmente a sostegno dell’arte e di questa iniziativa. 
La mostra sarà l’occasione per presentare tre lattine a tiratura limitata, raffiguranti alcuni dettagli delle opere “Adorazione dei Pastori” e “Battesimo di Cristo”. All’interno della confezione una miscela pregiata, di caffè 100% Arabica.

Tratto da:
 http://www.goppioncaffe.it/3621/tre-lattine-speciali-dedicate-a-el-greco


venerdì 2 ottobre 2015

LA MEDEA SUICIDA CA’ BRITTONI SI SVELA TREVISO

«Qui c'è un piccolo mistero: si vede Medea che si suicida. In nessuna fonte letteraria si racconta questa versione del mito. Ma nessuno sa spiegare perché qui sia rappresentata così, mentre si infilza con una spada». La Medea suicida, come spiega una guida, è una delle chicche emerse dagli affreschi dimenticati di Ca’ dei Brittoni, rimasti nascosti per anni e riportati alla luce da una pulizia approfondita decisa in estate da Fondazione Cassamarca. E sono così rinate due stanze affrescate praticamente sparite dopo il restauro del 1986. Pareti occultate dai pannelli delle tante mostre fatte negli ultimi anni, quasi dimenticate con il passare del tempo e sacrificate sull'altare del successo. In estate però Piero Semenzato, responsabile del patrimonio immobiliare di Fondazione, ha deciso che un tesoro del genere non poteva rimanere nascosto. E così sono stati tolti i pannelli, chiamata la Sovrintendenza e avviate le operazioni di pulizia. Il risultato è stato presentato ieri per la Giornata delle Fondazioni: Ca’ dei Brittoni è stata aperta al pubblico e ha potuto mostrare tutto il proprio splendore.
Il giro nelle stanze affrescate è una sorta di viaggio all'indietro nel tempo. Si fluttua tra 1200 e 1400, con stili e storie disegnate una sopra l'altra in un racconto intrecciato e tutto da decifrare. Sono temi che ripercorrono la vita di Treviso, ne raccontano i miti e le leggende. Ca’ dei Brittoni era la casa di una famiglia marsigliese che arrivò a Treviso con Giovanni Breton, un nome che trasse in inganno i trevigiani dell'epoca convinti che si trattasse di un bretone. Era un oste e aprì la celebre locanda La Croce, sempre nello stesso complesso. I muri vennero affrescati dagli artisti di passaggio, alcuni tratti ricordano gli affreschi di Santa Caterina. E non è un caso: è capitato che chi lavorava nella chiesa alloggiasse alla Croce e pagasse il conto con la propria arte, lasciando un disegno.

Tratto da " La Tribuna di Treviso" 2 ottobre 2015