giovedì 30 settembre 2010

Inquinamento in aumento a Treviso: Chiudiamo la città..realtà o bufala ?

Non capiamo come si possa pensare di chiudere urgentemente il Centro Storico a causa dell'inquinamento quando, dalle nostre informazioni, la centralina fissa di rilevazione è posta in via Lancieri di Novara stretta tra il put, la strada Ovest e il nuovo centro Appiani. Per lo stesso motivo bisognerebbe chiudere quella zona, non il centro storico. Saremmo curiosi di sapere come saranno i valori di PM-10 una volta che il centro Appiani sarà a pieno regime....saremo costretti a chiudere ulteriormente il centro città o via Manin ?

venerdì 24 settembre 2010

Perchè è così urgente la chiusura ?

Mentre a tempo di record (15 gg), Treviso Sos ha raccolto oltre 200 firme di attività commerciali del Centro Storico e si propone risultati anche più eclatanti, la petizione di S.Leonardo, che conta poche decine di adesioni, sembra essere decisiva. Dopo aver dato credito a questa “petizione” che non presenta nessun requisito legale, adesso è arrivato il sondaggio via SMS. Qualcuno ci scuserà se qualche dubbio ci sorge sull'attendibilità di quest'ultima iniziativa, duplicabile senza difficoltà e con risultati diametralmente opposti. A questo punto pensiamo sia doveroso fare il punto della situazione:
1) A Treviso, esistono 3 petizioni ossia la nostra e altre due che non sono minimamente paragonabili in termini numerici.
2) A Treviso non esiste un fronte dei no e un fronte dei si, parte dei nostri aderenti sono favorevoli ad una pedonalizzazione razionale e condivisa che però presenti dei requisiti fondamentali per la sopravvivenza del tessuto economico cittadino. Non ci possiamo accontentarci delle fioriere.
3) Vorremmo sapere i nomi e i curriculum di chi sta progettando la chiusura del centro storico. Se il tutto fosse lasciato solo nelle mani dell'assessore Zanini consentiteci un po' di preoccupazione. Non ci risulta che nella specializzazione di ginecologia esistano esami di urbanistica.
4) Molti residenti, che chiedono urgentemente la chiusura, sono gli ultimi arrivati. Chi la città l'ha sempre vissuta è ben conscio che rumori e un minimo di traffico sono prerogative di una comunità viva. Abitando del centro storico, non si può pretendere la tranquillità della periferia. Senza contare che, se le attività e i locali notturni dovessero essere costretti alla chiusura, i problemi di sicurezza farebbero rimpiangere il traffico e la “movida” ora tanto contestata.
Non riusciamo a spiegarci questa improvvisa urgenza di chiudere la città quando sono trent'anni che se ne parla senza risultato. C'è qualcuno di importante da accontentare ? Se all'epoca fossero stati realizzati i parcheggi scambiatori e i servizi necessari, oggi non ci sarebbero tutte queste contestazioni.
In tempo di crisi economica, con una continua perdita di posti di lavoro, a livello di bollettino di guerra, ci sentiamo di chiedere un po' di considerazione anche per quei “poveri diavoli” che hanno creduto in questa città e vi hanno investito tutte le loro risorse creando occupazione.

mercoledì 22 settembre 2010

Precisazione

Teniamo a puntualizzare che la nostra iniziativa non ha nulla a che vedere con l'associazione Ascom. Nessuno è d'accordo a far partire la pedonalizzazione a novembre come annunciato dal Presidente Pomini (Gazzettino del 7 settembre 2010). Per realizzare una pedonalizzazione senza far morire la città, è necessario creare PRIMA tutte le infrastrutture necessarie.

No ad una pedonalizzazione senza infrastrutture !

La tribuna di Treviso ha pubblicato oggi la notizia dell'imminente chiusura del centro storico. La motivazione addotta dal cronista, sarebbe la volontà del nostro sindaco Gobbo, di usufruire dei “fondi a capitolo” per fioriere ed arredi urbani. Fioriere ed arredi urbani sono solo l'ultima necessità della città: la gente vuol vedere realizzati parcheggi, navette ecologiche, uffici turistici, mostre di rilievo a livello di quelle di Goldin, illuminazione pubblica.
Considerato che, l'articolo della Tribuna di Treviso prospetta la pedonalizzazione come cosa fatta ed imminente, siamo costretti a divulgare il dato parziale in nostro possesso per definire, una volta per tutte, che gli imprenditori di Treviso non sono assolutamente d'accordo con una pedonalizzazione senza le dovute premesse.
Sino ad ora 200 attività hanno aderito alla nostra iniziativa a cui vanno aggiunte le adesioni di residenti e frequentatori della nostra città.
Ci chiediamo se quanto appare nella stampa locale, corrisponda realmente ad una concreta volontà politica.
La petizione comunque continua e verrà presentata tra una ventina di giorni dopo la pubblicazione del progetto dell'Assessore Vittorio Zanini.

domenica 19 settembre 2010

Come si partecipa alla petizione ?

Per le attività commerciali:
La Vs. adesione deve contenere: timbro dell'attività (o nome e indirizzo completo della stessa), firma del responsabile e, possibilmente, nome dello stesso in stampatello.

Per i residenti e le persone interessate al destino della nostra città:
La Vs. adesione deve contenere nome,indirizzo completo, numero di un documento e firma.

Onde evitare ogni malinteso, in ogni foglio di firme presentato, sarà citato un chiaro riferimento alla petizione ed il consenso per il trattamento dei dati, nel
rispetto della legge sulla la privacy.

Il quotidiano “il Gazzettino” ha parlato di centinaia di firme... cercheremo di accontentarlo.

giovedì 16 settembre 2010

Dove Firmo ?

Abbiamo pubblicato il testo della nuova petizione contraria alla pedonalizzazione del Centro Storico di Treviso. Facciamo notare che il nostro documento, contrariamente ad altri che abbiamo visto, contiene timbro, firma e legge sulla privacy. Dovendo girare tutta la città per raccogliere le adesioni, saremo pronti tra circa un mese in occasione delle presentazione del piano dell'assessore Vittorio Zanini. Nel frattempo, chi volesse firmare può farlo presso:

Ottica Hesperia Via martiri della libertà 62 Treviso
La Metalferramenta Via Manzoni 1 Treviso
Ikiya Via S.Francesco 12 Treviso
Elettricità Brisolin Via S. Michele 13 Treviso
Bar Treviso Vip Piazza S.Maria dei Battuti 13/a Treviso
Confetteria Via Toniolo 44 Treviso
Croce Azzurra Via Manzoni 38 Treviso

Petizione contro la pedonalizzazione del centro storico di Treviso

Dopo lo svuotamento della città, dovuto allo spostamento degli uffici pubblici nell'area Appiani, la nostra città è deserta. A dare il “colpo di grazia” potrebbe contribuire, in maniera sostanziale, la pedonalizzazione prospettata dall'assessore Zanini. Con la presente il sottoscritto desidera manifestare il proprio dissenso a quest'iniziativa a meno che non si verifichino le seguenti condizioni:

Parcheggi scambiatori attorno/dentro la città a prezzi contenuti
Navette ecologiche di collegamento parcheggi/aeroporto
Autobus più piccoli
Uffici turistici: Centro/Stazione dei treni
Programmazione annuale eventi di rilievo in centro storico.
Mostre di rilievo, a livello di quelle organizzate a Ca dei Carraresi all'epoca “Goldin”.
Illuminazione pubblica adeguata
Arredo urbano

Il centro storico non deve diventare un dormitorio per famiglie facoltose, ma deve essere una città viva a misura d'uomo come è sempre stata.

Dichiaro che i dati personali contenuti in questa petizione sono corrispondenti al vero e autorizzo il trattamento degli stessi ai sensi della legge sulla privacy N.675/96 del 31/12/1996

LETTERA APERTA ALL'ASSESSORE VITTORIO ZANINI

Caro assessore Vittorio Zanini, leggiamo le sue affermazioni sul gazzettino del 16 settembre 2010 in cui lei insiste sul fatto che ogni iniziativa, che possa variare l'assetto della viabilità del Centro Storico, debba essere condivisa. Visto che l'opinione in merito del Presidente dell'Ascom Guido Pomini, non sembra essere condivisa dalla maggioranza degli imprenditori, gradiremmo che eventuali progetti fossero discussi con i diretti interessati, le attività e i residenti delle vie che Lei intende chiudere.
Ci perdoni la diffidenza, ma ciò che Lei ritiene un esperimento, per noi è sopravvivenza...anche il PuT era un “esperimento”, ma ne stiamo pagando ancora le conseguenze.
Le ricordiamo inoltre, che l'iniziativa che ha trasformato tutti gli stalli di S. Leonardo in stalli per residenti e “carico e scarico” non è stata condivisa da nessuno e, nonostante le vivaci proteste e petizioni, la situazione è invariata e lei non ci ha ancora degnato di una risposta.
Apprezziamo la sua condivisione con tutto e tutti, un po' meno che lei decida dei nostri destini. Non vorremmo essere ripetitivi, ma non siamo i suoi “nani da giardino”

martedì 14 settembre 2010

Risultati provvisori delle petizioni contro la pedonalizzazione:

S.Agostino oltre 35 firme
Piazza S. Leonardo oltre 40 firme
Se dovessimo constatare che nei giornali qualcuno afferma ancora che, allo stato attuale, i commercianti sono favorevoli alla pedonalizzazione, indiremo una petizione generale estesa a tutta la città.
Abbiamo avuto occasione di vedere una petizione(S.Leonardo)favorevole alla pedonalizzazione. Avendo rilevato che mancano gran parte dei timbri delle attività aderenti o numero di documento per i residenti la riteniamo priva di ogni valore.

PETIZIONE CONTRO LA PEDONALIZZAZIONE DI PIAZZA S.MARIA DEI BATTUTI E VIA S. LEONARDO

I sottoscritti, uniti contro il continuo e progressivo svuotamento del centro storico di Treviso, si oppongono alla sua pedonalizzazione perché mancano:
infrastrutture arredo urbano ed illuminazione notturna nelle zone più buie
parcheggi centrali sotterranei e/o scambiatori adeguati
trasporto pubblico adeguato (es. bus più piccoli)
programmazione e sviluppo graduale.
La pedonalizzazione forzata dello scorso luglio-agosto, che ha interessato molte zone nevralgiche del centro tra cui in particolare quella della Università, ha causato notevoli danni economici e disagi alle attività che qui in calce si firmano.
LO SVUOTAMENTO DEL CENTRO – ORMAI REALTA' CON L'ULTIMAZIONE DEL COMPLESSO DI TREVISO 2 – DANNEGGIA TUTTI, COMMERCIANTI ED ABITANTI: IL CENTRO NON DEVE DIVENTARE UN DORMITORIO, DEVE RIMANERE VIVO.

venerdì 10 settembre 2010

Testo della petizione contro la pedonalizzazione redatta dai commercianti di S.Agostino

Noi sottoscritti esercenti con attività in via S. Agostino, via Manzoni (S. Parisio ) e via S.Caterina siamo contrari alla chiusura al traffico delle sopra citate vie.
La non percorribilità con le auto di queste arterie provocherebbe il totale abbandono di questa area da parte dei cittadini residenti non solo nel comune di Treviso ma anche nei comuni limitrofi.
I negozi presenti da sempre in questa zona (colorifici, ferramenta, valigerie, mobilifici, antichità, lavanderie, ortofrutta, ecc.) hanno l’esigenza che le auto arrivino il più possibile vicino all’esercizio visto che gli articoli trattati sono di un certo peso ed ingombro.
Con il nostro impegno negli anni, malgrado l’apertura di numerosi centri commerciali fuori città, siamo sempre stati capaci di catalizzare clienti ed artigiani all’interno delle mura cittadine con beneficio per tutte le attività del centro storico.
La pedonalizzazione di queste vie, per ovvi motivi, provocherebbe la delocalizzazione delle nostre attività fuori dal centro storico, ma, considerando il periodo difficile, porterebbe tanti alla inevitabile chiusura definitiva, con ripercussioni anche sui dipendenti.
Noi crediamo e speriamo che l’attuale amministrazione non voglia trasformare Treviso in una piccola Montecarlo tutta lustrini e grandi firme, ma voglia continuare a preservare un’ identità Veneta e soprattutto Trevisana dove i residenti, e non, del centro, trovano nel commesso della bottega il sorriso di un loro concittadino.
Segnaliamo, e ci rincresce molto dirlo, che noi tutti firmatari di questa petizione non siamo mai stati contattati né dall’assessore Zanini, né da alcuna associazione di categoria che ci dovrebbe rappresentare.
Il nostro futuro lavorativo e quello di questa zona della città lo leggiamo di giorno in giorno sui quotidiani, ed in base a questo noi esercenti dovremmo programmare i nostri investimenti !?

giovedì 9 settembre 2010

S. Agostino: Fermate tutto I colleghi un voltafaccia (Gazzettino 9 settembre) - Lettera Aperta al Signor Mazzoli Ascom

Caro Signor Mazzoli, ho letto le sue affermazioni di oggi sul quotidiano “Il Gazzettino”. Mi sorge un piccolo dubbio che lei certamente può risolvermi : “I numerosi colleghi che lei ha consultato relativamente al problema della pedonalizzazione, quanti e soprattutto chi sono ?”
Non saranno mica quei 12/15 che partecipano alle riunioni Ascom Treviso? (tra l'altro neanche tutti d'accordo)
Prima di dare del voltafaccia a dei professionisti, gentilmente, mi potrebbe portare dei numeri con timbro e firma a suffragio delle sue affermazioni ?
Per “tagliare la testa al toro” visto che tra l'Ascom e il gruppo di commerciati che rappresento c'è un evidente errore nella percezione della realtà non sarebbe opportuno indire un referendum tra le attività produttive del centro storico ?
Non per niente... si chiamerebbe democrazia...
Antonio Bottegal

martedì 7 settembre 2010

Prove tecniche di pedonalizzazione

Dai giornali degli ultimi giorni sembra che la pedonalizzazione debba partire domani con il beneplacito di commercianti, residenti, associazioni ed amministrazione comunale.
Purtroppo la nostra paura è che l'affermazione dell'assessore Zanini “Nessun blitz, nessuna chiusura improvvisa o imposta. Sarà tutto concordato con le categorie e con il vicesindaco” contempli solo l'opinione del presidente dell'Ascom Guido Pomini e la benedizione del nostro vicesindaco.
Qui ci vogliono le premesse e di questo non si parla. Dove sono i progetti ? Dove sono le navette ecologiche e i parcheggi attorno alla città ? E più importante salvaguardare la tranquillità di poche famiglie facoltose di via Manin o cercare di salvare quel poco che resta delle attività del centro storico ? Qualcuno pensa davvero che 70 biciclette per 7 mila abitanti possano salvarci... Stiamo scherzando ?
E quando farla partire questa iniziativa? A novembre, giusto a ridosso delle feste natalizie....geniale ! Un altro regalo alla grande distribuzione.,
Un vero esempio di democrazia sarebbe quello di indire un referendum cittadino, dedicato a chi la città la deve vivere, dove ogni cittadino possa esprimere le proprie opinioni. Ad oggi, secondo un nutrito campione di commercianti la città non è pronta ad affrontare una chiusura anche se solo a livello sperimentale. Quando i servizi e i parcheggi, che chiediamo da trent'anni, saranno disponibili allora i commercianti abbracceranno l'idea.
Ricordiamo che quello che per i nostri amministratori può rappresentare un esperimento, per le attività del centro potrebbe rappresentare la chiusura definitiva di attività con più di 50 anni, d'altronde la storia insegna: anche il Put era un esperimento.
I telegiornali, ogni giorno, ribadiscono la necessità di salvaguardare le piccole imprese.. qui a Treviso sembra che qualcuno non si sia ancora reso conto della congiuntura economica che stiamo attraversando. Certo che se questi moniti non verranno raccolti, la gente si ricorderà sicuramente di chi ha distrutto il tessuto economico della città

giovedì 2 settembre 2010

News: Pedonalizzazione

Dopo la pausa estiva Treviso Sos riprende la sua attività. Purtroppo non abbiamo potuto intervenire sulla disquisizione relativa alla pedonalizzazione della città, ma a breve, una volta documentati, cercheremo di far il punto sulla reale volontà delle parti. Citando testualmente le affermazioni dell'assessore Zanini: “Nessun blitz, nessuna chiusura improvvisa o imposta. Sarà tutto concordato con le categorie e con il vicesindaco.” (Il gazzettino 21 marzo 2010)
Vogliamo sperare che questa promessa, fatta dall'assessore ai giornali, venga mantenuta e che, se si giungesse a tali conclusioni, le regole vengano rispettate da tutti senza eccezioni.