martedì 22 dicembre 2015

mercoledì 2 dicembre 2015

GUERRE STELLARI - CASA DEI CARRARESI 12 dicembre 10 aprile 2016


CONFABITARE: “Le caldaie a gasolio inquinano più dell’automobile"

Il blocco totale del traffico non serve!”

Allarme smog nel centro storico uguale blocco delle auto e dei motorini. Un’equazione accettata come inevitabile dal Comune di Bologna e sopportata dai cittadini allargando le braccia. D’altronde, la salute viene prima di tutto.
Ma c’è chi, non convinto, ha provato a rifare l’equazione, trovando che i conti non tornano. Il dubbio è venuto a
 CONFABITARE - Associazione Proprietari Immobiliari, che ha commissionato una ricerca per individuare, voce per voce, le varie cause dell’inquinamento a Bologna.
Ne sono usciti numeri sorprendenti, che spostano
 l’indice accusatore dal benzene dei veicoli a motore, alle caldaie ancora alimentate a gasolio che, inoltre, è il combustibile per riscaldamento più caro sul mercato.In città, su circa ottomila condomini con più di 5 appartamenti, il 10% non ha ancora effettuato la conversione al metano, senza dimenticare, inoltre, che la maggiore concentrazione degli impianti di riscaldamento a gasolio è ubicata nel centro storico della città anche in palazzi pubblici come
Comune, Provincia ed Università.
Considerando che, 
dal punto di vista delle emissioni di sostanze inquinanti nell’atmosfera, un’ora di funzionamento di una caldaia a gasolio equivale a 250 vetture in movimento sempre per un’ora, gli 800 condomini incriminati (posto che tengano acceso il riscaldamento mediamente per 12 ore al giorno) producono la stessa quantità di smog di 2,4 milioni di veicoli circolanti per le stesse 12 ore. Cioè 1,2 milioni di auto al giorno.
“Ciò significa che bloccare i veicoli a motore e continuare a tenere accesi i riscaldamenti a gasolio è come preoccuparsi della pagliuzza quando invece si ha una trave nell’occhio”
 spiega Alberto Zanni, Presidente Nazionale di CONFABITARE. Per questo l’Associazione ha lanciato una campagna di
sensibilizzazione per convincere i condomini recalcitranti a passare al più pulito metano.
CONFABITARE ha inviato in questi giorni agli amministratori di Condominio una lettera che li sollecita a porre il problema all’assemblea dei proprietari. “Perché – sostiene Zanni – le varie iniziative ecologiche che appiedano i cittadini sono solo palliativi. Il blocco delle auto può
aiutare, certo, ma non è sufficiente! Se vogliamo invece affrontare la questione alla radice occorre eliminare dalla città i vecchi impianti di riscaldamento a gasolio”.

http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q&esrc=s&frm=1&source=web&cd=1&ved=0CDEQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.confabitare.it%2Findex.php%3Foption%3Dcom_k2%26view%3Ditem%26task%3Ddownload%26id%3D215%26Itemid%3D33&ei=t_F9UoX8CIy00wX_qYD4Dg&usg=AFQjCNF0PKidDadJhRzSazQo8QyIAZMpdA

Lotta all'Inquinamento ....

(Tratto da: http://www.infomotori.com/auto/2005/01/18/ambiente-e-sicurezza-targhe-alterne/?refresh_cens#testo)

.....è che l’aumento delle polveri sottili è solo minimamente legato al traffico veicolare privato: siamo su percentuali del 10-15%, nulla se paragonato alla mobilità pesante (camion e bus) e – soprattutto – ai riscaldamenti. Il terzo risultato inatteso è che i provvedimenti anti-inquinamento presi finora – dalle targhe alterne alle attuali aree a traffico limitato – non hanno ridotto nemmeno di una virgola le emissioni: anzi,
 nel caso della riduzione dei limiti di velocità e dei parcheggi disponibili, le hanno addirittura peggiorate (le auto consumano meno a 80-100 km/h e ovviamente più si deve girare per trovare un luogo di sosta più si inquina).

Tratto da: 

http://www.lintraprendente.it/2013/08/larea-c-e-una-boiata-pazzesca-ecco-le-prove/