sabato 5 settembre 2015

Goldin torna a Treviso

LINEA D’OMBRA: NEL 2016 A TREVISO UNA GRANDE MOSTRA PER I NOSTRI VENT’ANNI
UNA LETTERA DI MARCO GOLDIN
Gentili amici di Linea d’ombra,
passata l’estate eccoci nuovamente a darvi notizie approfondite del nostro lavoro. Come forse ricorderete dall’ultima nostra comunicazione, non troverete alcuna mostra di Linea d’ombra nella stagione espositiva che si sta aprendo. Ci siamo concentrati invece sulla preparazione di una grande rassegna che vogliamo possa diventare il nostro omaggio a tutti voi in occasione del nostro ventesimo compleanno. Ho infatti creato Linea d’ombra nell’autunno del 1996, e contrariamente all’uso comune anziché attendere un regalo per questo compleanno, lo vogliamo fare noi a voi, e il più attraente possibile. E non con una sola mostra, ma con tre esposizioni insieme.
LA STORIA DELL'IMPRESSIONISMO AL MUSEO DI SANTA CATERINA A TREVISO
Vi chiederete forse adesso il dove e il quando. Parto dal quando: dal 29 ottobre 2016 al 17 aprile 2017. Il dove mi riconduce all’inizio della mia attività legata alle mostre internazionali, cioè alla città di Treviso. Lì, tra il 1998 e il 2004, si svolsero i nostri eventi inaugurali sulla grande arte del mondo tra Ottocento e inizio Novecento, con uno speciale interesse per l’impressionismo. Mi è parso quindi naturale, per festeggiare i vent’anni di Linea d’ombra, tornare dove tutto era cominciato, visto che Treviso è tra l’altro la città nella quale sono nato e vivo, quella nella quale ho creato Linea d’ombra, dove appunto si sono svolte le nostre prime mostre internazionali e dove abbiamo tuttora la nostra sede. Cambierà rispetto ad allora solo il luogo espositivo, che sarà il prossimo anno il bellissimo Museo di Santa Caterina, sede della Pinacoteca Civica e delle collezioni archeologiche della Città. All’interno, è stato ricavato uno spazio adatto a ospitare mostre che necessitino delle perfette condizioni di sicurezza e climatizzazione.
Il progetto nasce dunque quale forma nobile, e non inutilmente celebrativa, per ricordare i vent’anni dalla fondazione di Linea d’ombra, che dal 1996 ha potuto contare su 10 milioni di visitatori nelle diverse mostre organizzate in varie città italiane. Mostre che praticamente ogni anno, a partire almeno dal 2000, sono state fra le prime tre più viste in Italia. Come forse vi è noto, il decennio inaugurale della nostra attività − fino all’ampia esposizione dell’autunno 2006, nel Museo di Santa Giulia a Brescia, “Turner e gli impressionisti. La grande storia del paesaggio moderno in Europa” − è stato caratterizzato da uno studio attento dedicato in modo particolare all’impressionismo. Prima che nel decennio successivo si imponessero, e negli ultimi cinque anni in modo particolare, rassegne di carattere tematico, tali anche da intrecciare opere di secoli diversi. E purtuttavia legate da precise assonanze, fossero esse stilistiche o di adesione a un sentimento.
Per dare l’idea di questi vent’anni di attività di Linea d’ombra, mi è parso quindi sensato, per un vasto richiamo al lavoro svolto, pensare a una mostra storica che potesse racchiudere i motivi più distintivi della ricerca mia personale e di Linea d’ombra quale veicolo organizzativo. E’ nato pertanto un progetto che, proprio per segnare questa occasione, ha l’ambizione di diventare la mostra più importante da noi mai organizzata, facendo ovviamente tesoro di vent’anni di relazioni con i musei e le collezioni private di tutto il mondo.
Un’ampia “Storia dell’impressionismo”, raccontata in 120 opere (soprattutto dipinti, ma anche fotografie e incisioni a colori su legno) e nove capitoli, con un forte intento di natura didattica. Per dire in ogni caso non solo quel mezzo secolo che va dalla metà dell’Ottocento fino ai primissimi anni del Novecento, ma anche quanto la pittura in Francia avesse prodotto, con l’avvento di Ingres a inizio XIX secolo, nell’ambito di un classicismo che sfocerà, certamente con minore tensione creativa, nelle prove, per lo più accademiche, degli artisti del Salon. Quindi mettendo in evidenza quanto preceda l’impressionismo − e lo prepari anche come senso di reazione rispetto a una nuova idea della pittura − e quanto da quell’esperienza rivoluzionaria, e dalla sua crisi negli anni ottanta, nasca e si sviluppi poi, fino a diventare pietra fondante del nuovo secolo ai suoi albori. Soprattutto con il magistero dell’ultimo Cézanne, al quale non a caso è dedicato il capitolo finale.
Ma le diverse sezioni della mostra non saranno mondi a se stanti e indipendenti, e invece la pittura accademica sarà spesso inserita quale contrappunto nelle sezioni stesse. Così da far comprendere come il linguaggio nuovo dei giovani impressionisti, e prima di loro dei pittori della scuola naturalistica di Barbizon, vivesse nel tempo stesso del Salon. Non dunque un “prima” e un “poi”, ma un’esperienza storica che si esprime in parallelo, e simultaneamente, nelle strade di Parigi. Quel Salon al quale del resto, pur rifiutandone lo spirito di rievocazione e di conservazione, gli impressionisti ambivano a partecipare, essendo comunque il solo luogo che poteva garantire visibilità e fama.
E in questa sorta di grande tavola sinottica di un’epoca, non sarà solo la pittura di Salon a essere messa in rapporto con l’impressionismo. Entreranno in gioco anche l’appena nata fotografia, soprattutto nell’ambito del paesaggio che rievoca Parigi o la foresta di Fontainebleau − luoghi comuni di indagine e ancora una volta puntualmente accanto ad alcuni dipinti − e poi le celeberrime incisioni a colori su legno di Hiroshige e Hokusai. Il tema dell’influenza della cultura giapponese sugli impressionisti, darà senso a una sezione specifica, con alcuni dei fogli più belli e più noti dei due grandi artisti, scelti quali riferimenti più attendibili. Ma fogli posti accanto alle opere per esempio di Courbet, di Monet, di Van Gogh, in un parallelo che ritengo sarà per tutti entusiasmante. La mostra avrà quindi anche un suo lato di stringente carattere storico, tale da collocare le figure e le opere nel contesto dell’epoca, e con tutta l’evidenza possibile non sarà solo una sequenza di opere pur bellissime e di capolavori, ma giungerà al termine di tanti anni di analisi proprio alla pittura francese del XIX secolo da me dedicate.
L’esposizione, come detto, sarà suddivisa in nove sezioni, che consentiranno al visitatore di percorrere un cammino tra capolavori che hanno segnato dunque una delle maggiori rivoluzioni nella storia dell’arte di tutti i tempi. Facendo ricorso a prestiti provenienti da alcuni tra i principali musei del mondo, ma anche da collezioni private che apriranno le loro porte. Rendendo quindi la mostra, ulteriormente, un’occasione unica di approfondimento e di scoperta di una bellezza sconosciuta. Ecco quindi i titoli delle nove sezioni:
1. Ingres e il ritratto. Il Salon e l’Accademia nell’Ottocento
2. La scuola di Barbizon e la natura nuova
3. Il paesaggio fotografato in Francia
4. La nascita dell’impressionismo e la sua affermazione
5. L’impressionismo in pericolo. Gli anni ottanta
6. Monet dalla crisi del plein-air alle ninfee. Dalla realtà allo spazio interiore
7. I ciliegi fioriscono. L’impressionismo e l’amore per il Giappone
8. Il caso Van Gogh
9. Fine dell’impressionismo. Cézanne e i suoi anni estremi
L’intero progetto − con tutte le sezioni raccontate, con i nomi degli artisti, le concordanze e molte altre curiosità − lo trovate sul nostro sito www.lineadombra.it.
NON UNA MA TRE MOSTRE A TREVISO PER I NOSTRI VENT'ANNI
Ma come vi ho scritto, il nostro regalo di compleanno non comprenderà una sola mostra ma ben tre. Nelle stesse date, e sempre nel Museo di Santa Caterina a Treviso, una mostra dossier con tre capolavori di Tiziano, Rubens e Rembrandt e una mostra sulla pittura italiana del secondo Novecento. Per evidenziare, in quest’ultimo caso, l’altro mio campo di studio che mi ha portato a scrivere e curare centinaia di cataloghi e mostre.
CAPOLAVORI IN ARRIVO DA EDIMBURGO
“Tiziano Rubens Rembrandt. L’immagine femminile tra Cinquecento e Seicento. Tre capolavori dalla Scottish National Gallery di Edimburgo” sarà quindi un approfondimento, e ancor di più una anticipazione, rispetto ai meravigliosi ritratti femminili degli impressionisti che si vedranno nella grande mostra sulla “Storia dell’impressionismo”. Tiziano che così tanto ha contato per Manet, Rubens per Renoir e Rembrandt tante volte citato da Van Gogh nelle sue lettere.
LA GRANDE PITTURA ITALIANA DEL SECONDO NOVECENTO
Per la mostra sulla pittura italiana (“Da Guttuso a Vedova a Schifano. Il filo della pittura in Italia nel secondo Novecento”), niente divisioni tra figurazione o astrazione o informale. Pur se, ovviamente, a queste categorie la pittura italiana del secondo Novecento si è appoggiata. Ma il desiderio, quanto aperto, di un racconto che tenga insieme, perché gli anni furono gli stessi, l’opera di Guttuso con quella di Afro, quella di Music con quella di Turcato. Oppure quella di Zigaina con quella di Tancredi, quella di Ferroni con quella di Vedova. O ancora, quella di Guccione con quella di Novelli, quella di Schifano con quella di Ruggeri. Sono solo alcuni dei nomi celebri che fanno la gloria di questa lunga storia, che solo per dire di altri va da Morlotti a Scialoja, da Birolli a Pizzinato. E poi da Dorazio a Vespignani, da Bendini a Francese. E ancora da Olivieri a Sarnari, da Savinio a Lavagnino. Un’occasione utilissima perché la pittura sia un racconto che si faccia storia. Senza paura di essere. Occasione che si disporrà come una sorta di tavola sinottica dal 1946 all’anno 2000. Per ognuno di questi anni, sceglierò un artista che con una sua opera importante rappresenterà quella data precisa. Alla fine a uscirne sarà fino in fondo un racconto che illustrerà il mezzo secolo considerato.
RUBRICHE, CONFERENZE E TOURNÉE TEATRALE PER LA STORIA DELL'IMPRESSIONISMO
Dal prossimo mese di ottobre, con cadenza quindicinale, terrò sul nostro sitowww.lineadombra.it una rubrica su temi, argomenti e opere della grande mostra sulla “Storia dell’impressionismo”. La troverete partendo direttamente dall’homepage e vi avviseremo per tempo circa la data della prima puntata.
Dal prossimo novembre terrò poi a Treviso un corso preparatorio in sei lezioni – una al mese fino ad aprile 2017 – sulla storia dell’impressionismo, legandolo ai temi della mostra. La partecipazione sarà libera e gratuita per tutti. Anche in questo caso vi terremo informati sulla data della prima lezione e sul luogo in cui si svolgerà. Così come sulle modalità di iscrizione.
Tra la seconda metà di aprile 2016 e la prima settimana del successivo mese di maggio, una tournée in alcuni tra i principali teatri del nord Italia mi vedrà raccontare il senso della mostra sulla “Storia dell’impressionismo” e le opere più belle. E’ questa ormai per noi una tradizione decennale, che tante soddisfazioni ci ha dato. Anche talvolta con la partecipazione di musicisti, cantanti e attori importanti. Sarà nuovamente per me l’opportunità di incontrare tanti tra voi in occasione dei vent’anni di Linea d’ombra, e rinsaldare così un rapporto che si è venuto costruendo all’insegna della conoscenza e dell’emozione di fronte ai capolavori della pittura. Il giro di presentazione della mostra sarà il “Generali Tour”, dal momento che proprio Generali ha deciso di finanziare questa iniziativa. Anche in questo caso, non appena il calendario sarà pronto ve lo comunicheremo.
18 APRILE 2016 APERTURA PRENOTAZIONI
Fin d’ora invece vi dico che le prenotazioni per le mostre “Storia dell’impressionismo”; “Tiziano Rubens Rembrandt. L’immagine femminile tra Cinquecento e Seicento. Tre capolavori dalla Scottish National Gallery di Edimburgo” e “Da Guttuso a Vedova a Schifano. Il filo della pittura in Italia nel secondo Novecento” (Treviso, Museo di Santa Caterina, 29 ottobre 2016 – 17 aprile 2017), si apriranno lunedì 18 aprile 2016, alle ore 9. Il nostro numero di call center è sempre lo stesso: 0422.429999.
I VIAGGI D'ARTE DI LINEA D'OMBRA
I vent’anni di Linea d’ombra saranno festeggiati anche con l’apertura di una nostra nuova attività, che da anni pensavamo di lanciare ma che era rimasta sempre nel cassetto. Adesso è venuto il momento e cogliamo questa bella occasione per partire. Sto parlando dei viaggi d’arte nei luoghi dei pittori, in Europa e in America. Viaggi esclusivi, riservati a sole 50 persone per volta, nei quali vi accompagnerò io personalmente, raccontandovi tutto quanto riguarda appunto i luoghi, gli artisti, gli aneddoti, i segreti della pittura. Mettendo a frutto per voi trent’anni di esperienza che mi hanno condotto a realizzare centinaia di mostre. Inizieremo con due viaggi emblematici, tra l’altro anche propedeutici alla mostra sulla “Storia dell’impressionismo”. In aprile saremo in Olanda tra spazi naturali e musei che ci parlano di Van Gogh. Mentre in maggio saremo in Francia – tra Normandia, Giverny e Parigi – lì dove ha vissuto e lavorato Monet. Vivremo, anche nei musei, esperienze esclusive non permesse ai normali visitatori. Con una successiva newsletter, entro la fine di questo mese di settembre, vi daremo i piani particolareggiati dei viaggi, i costi e la data di apertura delle prenotazioni, prevista per ottobre. Visto il numero limitatissimo dei posti, il mio consiglio è di non esitare per chi sia veramente interessato.
Prima di chiudere e salutarvi, testimoniandovi il mio piacere nell’aver ripreso contatto con tutti voi, amici di Linea d’ombra, lasciatemi ringraziare chi, assieme a noi, ha reso possibile questo grande progetto per i nostri vent’anni. Dapprima il Sindaco di Treviso, Giovanni Manildo, e tutta la Giunta Municipale. I due main sponsor, Segafredo Zanetti e UniCredit, che da alcuni anni ci affiancano. Con un pensiero particolarmente grato a Massimo Zanetti e Federico Ghizzoni. Poi lo special sponsor, Generali, che per la prima volta, proprio in occasione dei vent’anni, si affianca a Linea d’ombra. Con un pensiero riconoscente a Mario Greco. Infine, lo sponsor partner, Pinarello, con un pensiero di gratitudine a Fausto Pinarello. Questa è la nostra splendida squadra di partenza, e altri amici speriamo di incontrare lungo il cammino che ci porterà fino al 29 ottobre 2016, destinazione Treviso, Museo di Santa Caterina. Per vedere e vivere l’emozione di tre mostre meravigliose, la bellissima Pinacoteca Civica e gli affreschi di Tomaso da Modena. Tutto in una città, tutto da noi per voi. Vi aspetto fin d’ora.
Grazie sempre per il vostro interesse e i miei saluti più cordiali.
Marco Goldin
[Vincent van Gogh, Salici potati al tramonto, 1888 / © Kröller-Müller Museum, Otterlo]