sabato 11 gennaio 2014

Se ancora insistiamo a demonizzare il diesel Euro 3 facciamo solo il gioco dell’industria




Tratto da:     http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=114775


Quindi i diesel Euro 3 sarebbero finiti nel mirino degli ambientalisti e delle amministrazioni in Italia e in Europa – si veda la Germania, per esempio -senza motivo? 
Se ancora insistiamo a demonizzare il diesel Euro 3 facciamo solo il gioco dell’industria: il diesel euro 3 è un diesel elettronico, pulitissimo. Eppure a Milano è stato vietato ed è una follia dal punto di vista economico.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità però non la pensa così, e sono stati proprio i suoi studi sulla cancerogenicità dei diesel Euro 3 a dare una spinta alle limitazioni della circolazione.

No, questo non è vero. Parliamo di cosa c’è in quello studio, che venne distribuito a Lione il 12 giugno scorso. I diesel utilizzati per quell’esperimento, erano motori diesel di compressori americani usati nelle miniere fino al 1988, alimentati con gasolio ricchissimo di zolfo, non elettronici, non common rail. E infatti questo studio che ora viene tanto citato è stato iniziato nell’88 prendendo in esame 12.000 minatori che avevano smesso di lavorare in miniera ed esaminandoli fino a quest’anno, quindi per 24 anni, per vedere quanti di loro avessero contratto un tumore. Bene, di questi 12.527 hanno contratto un tumore 700 persone. La proporzione nella popolazione normale è di circa 500 casi invece di 700. Non una gran differenza, e inoltre di questi 700, 200 sono ancora vivi. Ci si sarebbe aspettato che fossero ben di più i malati. Ciò che non si dice in quello studio è che qualunque combustione, anche di un motore a benzina, è estremamente cancerogena se respirata in una miniera, in quelle condizioni. Lo stesso esperimento condotto su qualunque camino, o bruciatore di un combustibile fossile, in quelle condizioni avrebbe dato un risultato ben peggiore. Qualunque combustione è cancerogena, e il diesel non è affatto la più dannosa, anzi. E’ il contrario. Purtroppo lo studio ha mandato in tilt chi ha appreso la notizia senza avere a disposizione tutti i dati. Si può manipolare tutto.

Secondo lei l’OMS e l’UE avevano interesse a farlo, per far girare l’industria dell’auto?
Decisamente. L’OMS, ma anche Bruxelles, dove ci sono la Bosch, la Siemens, che detengono il monopolio su tutti quei piccoli componenti elettronici che oggi sono determinanti nelle auto. E infatti non è un caso che queste grandi aziende abbiano operatori che lavorano in Commissione Europea alla scrittura delle nuove norme, che infatti sono sempre in armonia con le ultime possibilità dell’industria. Io ho lavorato tanto nel settore auto ma sono il primo critico di questa industria, che spende così tanto per ottenere miglioramenti che servono solo alla pubblicità. La CO2 che viene dichiarata adesso dalle auto nuove ha dei costi giganteschi per i consumatori e non serve nulla per l’ambiente. I cicli di misura degli inquinanti sono ridicoli dal punto di vista tecnico. Servono solo a far vendere più automobili. Oggi l’ibrido è una truffa dal punto di vista dei consumi. Le case automobilistiche vogliono che venga prodotto l’ibrido per far credere ai politici che la CO2 si sia dimezzata. Ma si è dimezzata solo nel ciclo di prova, mentre su strada è rimasta perfettamente identica. Però dichiarando che la CO2 è stata dimezzata riescono ad ottenere dai politici che si paghino degli incentivi a chi compra quella macchina e che si lasci a piedi chi aveva una macchina precedente e soprattutto si continui a rinnovare un parco che è già modernissimo. Bisogna stare molto attenti. In Italia è dall’87 che diamo incentivi all’industria dell’auto dicendo che il parco mezzi è il più obsoleto ed inquinante, quando invece è il più giovane e moderno d’Europa! Abbiamo pulito le automobili talmente tanto che pensare di ridurne ancora l’inquinamento dopo l’Euro 4 è uno spreco inutile e inutilmente costoso. Bisogna disinquinare in altro modo.

Come?
Intervenendo sulle caldaie, per esempio. A Milano ci sono 800 condomini (di proprietà del Comune!) che vanno a carbone. Lo stesso comune che blocca le Euro 3 in centro poi permette che ci siano 800 condomini ancora riscaldati a carbone!