venerdì 11 maggio 2012

2.140.000 Euro per abbassare un parcheggio - II parte


Quando Fondazione Cassamarca ha presentato il piano per la ristrutturazione dell’ex complesso di san Leonardo i parcheggi a standard che la normativa impone erano stati individuati dal Comune in Piazza Matteotti (delibera del Consiglio Comunale del febbraio 2001).
Successivamente il Comune ha cambiato idea ed ha individuato l’area dell’ex pattinodromo, prevedendo la sistemazione a parco della superficie e la costruzione di 254 parcheggi in un piano interrato. Fondazione ha dato il suo assenso a tale spostamento proponendo, anche a fronte del nuovo progetto da redarre, di ricavare, con un secondo piano interrato, ulteriori 333 parcheggi la lasciare in gestione alla Fondazione per 60 anni.
Il Consiglio Comunale ha approvato la nuova convenzione nel novembre 2002.
Il ritrovamento del muro di controscarpa nell’area oggetto di scavo ha portato al no della Soprintendenza per i beni storici ed artistici al progetto del parcheggio interrato.
A quel punto è stata rinegoziata la convenzione con Fondazione Cassamarca compensando a livello economico il “debito” di Fondazione nei confronti del Comune per i parcheggi da realizzare (ca. 8.600.000 euro) con quanto il Comune doveva a Cassamarca per le maggiori spese progettuali (ca. 700.000). A seguito di quell’accordo Fondazione ha versato al Comune ca 7.880.000 di euro.
L’obbligo che il Comune ha è quello di realizzare i 254 parcheggi, non il dove ed il come realizzarli; quindi li può benissimo impegnare, sempre per fare parcheggi, in qualsiasi altra area del territorio comunale non necessariamente in quella dell’ex pattinodromo.
Invece, nel piano triennale dei lavori pubblici l’attuale Maggioranza ha mantenuto l’impegno di spesa di 2.140.000 euro per “sistemare” il parcheggio nell’area ex-pattinodromo.
In Consiglio Comunale, sono intervenuto argomentando, come condiviso con Siamotreviso :
  1. l’area dell’ex pattinodromo è già adibita a parcheggio e non ha bisogno di particolari interventi;
  2. il progetto redatto non aumenta i posti auto, anzi li riduce di qualche unità;
  3. l’unico intervento “sensibile” è l’abbassamento di circa 80 cm del piano campagna per rispondere ad una prescrizione della Sovrintendeza tesa a migliorare (con il predetto abbassamento di 80 cm) la visibilità delle mure cittadine;
  4. considerate le difficoltà finanziarie del Comune e degli Enti pubblici in generale e la situazione economica nazionale ed internazionale ci sembra non opportuno impegnare 2.140.000 euro per “abbassare di 80 cm” un parcheggio funzionante ma, in alternativa, di impegnare tale somma (ingente) per realizzare 500/600 parcheggi in zona ospedale vista la quotidiana difficoltà di parcheggi e le relative conseguenze sulla viabilità.
Va precisato ulteriormente:
  1. un intervento così consistente in termini finanziari (2.140.000 euro) andrebbe contestualizzato in un piano parcheggi complessivo della Città che, in una città amministrata con un minimo di buon senso e con il principio del “buon padre di famiglia”, dovrebbe discendere naturalmente da un piano complessivo della viabilità;
  2. ci vuole la volontà politica di assumere la responsabilità delle decisioni, cosa del tutto estranea all’Amministrazione attuale ed a quelle che l’hanno preceduta che, invece, si è sempre nascosta dietro a “l’hanno deciso altri, c’è una convenzione, oppure : la legge ce lo impone, ecc. ecc.”. Quindi per questi illuminati amministratori viene più facile dire “c’è un accordo con Fondazione Cassamarca” piuttosto che prendere in mano la questione e dire: abbiamo sbagliato la programmazione è più necessario spendere quei soldi dove ci sono maggiori necessità che noi pur illuminati non avevamo né previsto né considerato.

Alfio Bolzonello