martedì 7 settembre 2010

Prove tecniche di pedonalizzazione

Dai giornali degli ultimi giorni sembra che la pedonalizzazione debba partire domani con il beneplacito di commercianti, residenti, associazioni ed amministrazione comunale.
Purtroppo la nostra paura è che l'affermazione dell'assessore Zanini “Nessun blitz, nessuna chiusura improvvisa o imposta. Sarà tutto concordato con le categorie e con il vicesindaco” contempli solo l'opinione del presidente dell'Ascom Guido Pomini e la benedizione del nostro vicesindaco.
Qui ci vogliono le premesse e di questo non si parla. Dove sono i progetti ? Dove sono le navette ecologiche e i parcheggi attorno alla città ? E più importante salvaguardare la tranquillità di poche famiglie facoltose di via Manin o cercare di salvare quel poco che resta delle attività del centro storico ? Qualcuno pensa davvero che 70 biciclette per 7 mila abitanti possano salvarci... Stiamo scherzando ?
E quando farla partire questa iniziativa? A novembre, giusto a ridosso delle feste natalizie....geniale ! Un altro regalo alla grande distribuzione.,
Un vero esempio di democrazia sarebbe quello di indire un referendum cittadino, dedicato a chi la città la deve vivere, dove ogni cittadino possa esprimere le proprie opinioni. Ad oggi, secondo un nutrito campione di commercianti la città non è pronta ad affrontare una chiusura anche se solo a livello sperimentale. Quando i servizi e i parcheggi, che chiediamo da trent'anni, saranno disponibili allora i commercianti abbracceranno l'idea.
Ricordiamo che quello che per i nostri amministratori può rappresentare un esperimento, per le attività del centro potrebbe rappresentare la chiusura definitiva di attività con più di 50 anni, d'altronde la storia insegna: anche il Put era un esperimento.
I telegiornali, ogni giorno, ribadiscono la necessità di salvaguardare le piccole imprese.. qui a Treviso sembra che qualcuno non si sia ancora reso conto della congiuntura economica che stiamo attraversando. Certo che se questi moniti non verranno raccolti, la gente si ricorderà sicuramente di chi ha distrutto il tessuto economico della città