mercoledì 7 agosto 2013

Quando c'era lui caro lei

 Questo è quello che si legge tra le righe dell'intervista rilasciata dalla consigliera Petra Zanet (Lega) relativamente al degrado della città. Sembra che l'amazzone padana abbia fatto del problema il suo cavallo di battaglia. Secondo questa bella signora in pochi mesi di amministrazione di giunta Manildo la città è sprofondata in un clima di abbandono mai riscontrato. Bande di accattoni, sporcizia e la desolazione più totale. Chi è il colpevole ? Manildo e la sua giunta in pochi mesi di amministrazione o vent'anni di lega ?
Noi, come Treviso Sos, siamo a completa disposizione, grazie al nostro archivio storico (2009/2013), per informarla sul reale svolgimento dei fatti. Pubblichiamo, qui di seguito, uno dei tanti articoli relativo al degrado del Centro Storico che riporta una data antecedente alle elezioni. (La Tribuna di Treviso - 23 novembre 2011). Già allora la cittadinanza si lamentava di situazioni molto simili a quelle denunciate dalla Signora Zanet. Peccato che allora, gli stessi cittadini, si lamentavano anche dell'assoluta indifferenza dell'amministrazione (attuale minoranza) di cui oggi fa parte la Signora Petra.
Per Treviso Sos
Antonio Bottegal

 La Tribuna di Treviso - 23 novembre 2011

Il Gazzettino 7 agosto 2013

martedì 6 agosto 2013

27 luglio 2013 - Pedonalizzazione ?


Testo della petizione/sondaggio partita il 27 luglio 2013  sottoscritta da oltre 120 imprenditori del Centro Storico.

"Io sottoscritto dichiaro che, prima di qualsiasi iniziativa, inerente alla chiusura del Centro Storico, sia indispensabile concordare un piano globale, CONDIVISO con TUTTE le associazioni di commercianti presenti nel territorio.
In ogni caso, una pedonalizzazione, funzionale alla città deve essere accompagnata da:


A) Parcheggi scambiatori attorno/dentro la città a prezzi contenuti
B) Navette ecologiche di collegamento parcheggi/aeroporto
C) Autobus più piccoli
D) Uffici turistici: Centro/Stazione dei treni
E) Programmazione annuale eventi di rilievo in centro storico.
F) Mostre di rilievo, a livello di quelle organizzate a Ca dei Carraresi all'epoca “Goldin”.
G) Illuminazione pubblica adeguata
H) Arredo urbano"

sabato 27 luglio 2013

PEDONALIZZAZIONE Sabato 27 luglio ore 17.22 - Un successo Vol. 01

Via Martiri della libertà/ Piazza S.Leonardo
Per dovere di cronaca, a sinistra, dietro l'edicola, ci sono 2 persone

giovedì 25 luglio 2013

Pedonalizzazione del Centro Storico



Un'operazione di questo genere deve rientrare in un piano globale di città e non in una serie di semplici azioni “spot” non supportate dalle necessarie infrastrutture.

Ascom da anni (7 settembre 2010 Corriere Veneto) parla di pedonalizzazione come unica via di salvezza per il rilancio del centro Storico.

A questo punto è lecito chiedersi:

Quanti imprenditori ha interpellato realmente il direttivo Ascom prima di cavalcare la chiusura del Centro Storico ?

10 ?30 ?...

Noi, come Treviso Sos, abbiamo una petizione sottoscritta da 417 attività economiche e pertanto siamo convinti di parlare con cognizione di causa.
Ascom.....

giovedì 18 luglio 2013

La chiesa di San Nicolò







 La chiesa di San Nicolò è un edificio religioso di Treviso. Per dimensioni, è la più grande costruzione del genere della città, superando anche il Duomo.
La chiesa si trova nella parte sud-occidentale del centro storico, sulla riva sinistra del Sile, in una zona perlopiù di recente costruzione in quanto gravemente danneggiata dai bombardamenti del 1944. Annesso all'edificio è l'ex convento dei domenicani, oggi seminario vescovile.
A partire dal 1230 i frati domenicani si erano stabiliti a Treviso, su invito diretto del Comune, che aveva anche stabilito un contributo pubblico di 500 lire per la costruzioe della chiesa e del convento.
I domenicani acquisirono il terreno nella zona sud-occidentale della città, all'interno della cerchia muraria appena eretta, dove pare esistesse già una cappella dedicata a san Nicola.
La nuova chiesa era già sicuramente consacrata nel 1282, come risulta da un documento che la descrive come modello per la costruzione della nuova chiesa di Santa Margherita degli Eremitani. Questa prima chiesa era già di notevoli dimensione: lunga 24 pertiche e larga 7 (circa 49 m x 14 m).
Proprio in tali anni nel convento annessoiniziò la propria formazione religiosa Nicolò Bocassino, il futuro papa Benedetto XI. Questi divenne prima Provinciale dei domenicani della Provincia Lombarda e successivamente, nel 1296, Maestro generale dell'Ordine. Divenuto in seguito anche cardinale e nunzio in Ungheria, proprio di ritorno dalla sua missione e di passaggio a Treviso, lasciò in dono ai suoi confratelli ben 25.000 fiorini per l'ampliamento del complesso monastico. Divenuto papa pochi giorni più tardi, la chiesa rimase sempre nel cuore di Benedetto XI, tanto da, secondo una tradizione, che però non ha conferme oggettive, lasciare nel testamento altri 48.000 fiorini per il completamento dei lavori.
Tratto da Wikipedia  (http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_San_Nicol%C3%B2_%28Treviso%29)

lunedì 15 luglio 2013

Bike Sharing

Parlando con Pedro Kanof (l'inventore del Bike Sharing)

Fino ad oggi il “suo” bike sharing era l’avanguardia della sostenibilità. Cosa è cambiato?
Tutto. Quando lo inventai, nel 1989, le biciclette erano un bene costoso. Oggi i cinesi le producono per 4-8 dollari l’una, e se ne trovano ovunque per 60, 100 euro. Il risultato è che 1 persona su 4 ha una bici. Tutte stipate sui balconi, nei garage, mai utilizzate: mi vuol spiegare che necessità c’è, allora, di condividere una bici se già ne possediamo una? Non ha più senso.

Tuttavia la mobilità sostenibile era un problema e oggi lo è ancora di più...
Certo. Perciò le amministrazioni oggi devono chiedersi: una volta che la gente compra la bici, che fare perché la usi?

Come?
Ho presentato il mio progetto a Washington allo staff di Obama, e oggi al ministero dell’Ambiente italiano, perché sto cercando contributi per realizzarlo. Parto da un presupposto: la gente chiede alla mobilità comodità e sicurezza. Comodità: ho brevettato un complesso sistema di stazioni sosta interamente automatizzate. Lasci lì la tua bici, e non in cantina. Allarmi infrarossi, caricabatterie per mezzi elettrici e così via: basta uscire di casa e trovarla pronta: come si fa con l’auto.

Estratto dall'intervista di Pedro Kanof (l'inventore del Bike Sharing)
pubblicata nel sito “ Noauto – Associazione per una mobilità urbana alternativa” (http://nuke.noauto.org/Default.aspx?tabid=112)

sabato 13 luglio 2013

RIPARTIAMO DAL TURISMO VOL.06

 Via Calmaggiore
 Via Ferrarese
 Via S.Agostino
 Via S.Agostino

Treviso - Urbs picta




 Tratto da: "Storia di Treviso" - 1937
...............Fu tuttavia con la rinascita dell'Anno Mille che Treviso, datasi statuti comunali e vinto l'imperatore Federico Barbarossa accanto alle città delle leghe Veronese e Lombarda, conobbe un notevole sviluppo, ampliandosi nelle dimensioni ed arricchendosi di monumenti e palazzi, che le valsero il soprannome di urbs picta. Il vivere trevigiano divenne sinonimo di vita gaudente e la città si animava di feste e celebrazioni, quali quella del Castello d'Amore. Citata da Dante Alighieri che vi trascorse parte del suo esilio e da Fazio degli Uberti nel suo Dittamondo, la città crebbe ulteriormente in ricchezza e fasto per tutto il XII e XIII secolo dotandosi di una delle prime Università (1321) e contendendo alle limitrofe Padova e Verona il ruolo di città principe di quella che, al tempo, veniva chiamata Marca Trivigiana intendendo con l'espressione buona parte dell'attuale Veneto[12].
  http://it.wikipedia.org/wiki/Treviso

giovedì 11 luglio 2013

Degrado - Una storia vecchia

 Estratto da: La Tribuna di Treviso 11 luglio 2013

Ci eravamo ripromessi di non parlare più di politica nel nostro blog e iniziare a promuovere la nostra città a livello artistico culturale, ma certe affermazioni necessitano di una replica.

Il “progressivo degrado della città ” invocato dalla consigliera Petra De Zanet, per noi, non è certo una novità. Nel nostro archivio, di 6.529 articoli relativi al Centro Storico, ne contiamo quasi 251 relativi proprio al degrado della città. In quel periodo il nostro sindaco Manildo sedeva tra i banchi dell'opposizione, mentre le decisioni venivano prese dai compagni di partito della signora Petra.

Negozi chiusi, baby gang, arredo urbano trascurato, tombini sporchi, mendicanti sparsi per la città, asfalto a pezzi, inquinamento fuori da ogni norma ecc. ecc. non sono certo imputabili alla nuova amministrazione quanto a vent'anni di un'amministrazione “in altre cose affaccendata”.

Se la signora Petra pretende che la nuova amministrazione risolva in un mese ciò che la sua amministrazione non ha risolto in vent'anni rasentiamo il tragicomico.

Sarebbe opportuno che l'opposizione si confrontasse sui progetti per la città e non su sterili polemiche con le gambe corte.

до свидания
гражданин


Antonio Bottegal