mercoledì 6 luglio 2011

PROCLAMA DI BADOGLIO Roma 26 Luglio 1943 "Italiani !

PROCLAMA DI BADOGLIO
Roma 26 Luglio 1943

"Italiani !
Dopo l'appello di S.M. il Re Imperatore agli italiani e il mio proclama, ognuno riprenda il suo posto di lavoro e di responsabilità.
Non è il momento di abbandonarsi a dimostrazioni, che non saranno tollerate.
L'ora grave che volge impone a ognuno serietà, disciplina, patriottismo fatti di dedizione ai supremi interessi della Nazione.
Sono vietati gli assembramenti,e la forza pubblica ha l'ordine di disperderli inesorabilmente".

Badoglio

Siamo alla frutta. Non si contestano più i locali notturni per il musica troppo elevata. Adesso contestiamo i locali per il chiacchericcio degli avventori. Soluzione ? Chiudere o limitare gli orari dei locali rendendo la nostra città un dormitorio dorato per persone facoltose. Resta inteso che i volumi assordanti emessi da qualche esercizio sono e restano un fastidio intollerabile. La moderata vita serale è un diritto di ogni singolo cittadino.
Risultato pratico: decine di vie hanno perso la vitalità serale che le animava creando abbandono, pericolo e sporcizia. NON E' POSSIBILE CHE LA NOSTRA CITTA' SIA OSTAGGIO DI POCHISSIMI RESIDENTI INTOLLERANTI.


Estratto dalla petizione “L'insostenibile leggerezza dell'essere Trevigiani” (non ancora consegnata)
firmata da 334 Attività commerciali.

Treviso novembre 2009

Stendiamo un velo pietoso sulla vita notturna della “ Marca gioiosa “.
Da quando sono venute ad abitare in città alcune famiglie facoltose è cominciata una vera e propria caccia alle streghe. Imprenditori che avevano investito ogni loro risparmio per creare economia e lavoro sono stati costretti a chiudere definitivamente solo perchè qualcuno ha deciso di comprare casa nei paraggi.
Noi commercianti viviamo da sempre a Treviso e possiamo affermare con cognizione di causa che la città ha sempre avuto i suoi rumori. Se qualcuno ha fatto il salto della quaglia* “periferia – centro” non può pretendere certo di aver la stessa tranquillità: E' una scelta.
Qui c'è gente che lavora, gente che rischia del proprio gente che ha il diritto di poter esercitare la propria professione senza dover combattere ogni giorno con stuoli di avvocati.
Qualcuno dovrebbe spiegare alla cittadinanza come mai è stata decretata perfino la chiusura serale di alcune strade, visto che la reale motivazione resta un mistero.
Certo che se fosse correlata all'arrivo di queste famiglie sarebbe un caso unico in Italia.