Il giorno 20 aprile 2011, una nutrita rappresentanza di imprenditori del Centro storico, stimolati dal movimento "Treviso Sos", ha voluto prendere parte al Consiglio Comunale della nostra Città. Alcuni si sono visti costretti persino a chiudere il loro esercizio per non mancare a questo appuntamento. D'altronde lo slogan che girava per i negozi di Treviso era “Chiudi un'ora per non chiudere per sempre”. Non possiamo essere che soddisfatti della partecipazione dei nostri colleghi... delle risposte della politica un po' meno ed è per questo che ci permettiamo di provare a fare un punto della situazione.
Stiamo vivendo un bruttissimo momento di crisi (e fino a qui nulla da eccepire)
Infatti non è di questo che ci stiamo lamentando, sarebbe come lamentarsi di una giornata di pioggia con un classico “governo ladro”, ma questo non è un comportamento costruttivo. Il problema non è la crisi, il problema è che, durante la settimana a Treviso non entra più nessuno e i commercianti non sono in grado di sostenere la loro azienda lavorando solo il fine settimana.
Il consigliere Sandro Zampese e il consigliere Beppe Mauro hanno proposto un tavolo permanente di discussione. Tramutiamo questa singola proposta in realtà, ma non l'anno prossimo, ora ! Indiciamo il primo tavolo permanente con i rappresentanti di categoria e le associazioni dove ognuno porta le sue idee. Partiamo questo mese e, la prossima riunione, dopo venti giorni e così via, fino al raggiungimento di qualcosa di concreto. Attendere ulteriormente significa distruggere completamente quel che resta della nostra città. Ai residenti ed ai commercianti interessa poco chi ha creato questa situazione, di questo deciderà ognuno di noi in sede di voto. Quello che interessa a tutti sono soluzioni rapide, il più possibile condivise e determinanti... Tutto il resto è fantasia.