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mercoledì 17 novembre 2010
Dalla padella alla brace
(La Tribuna di Treviso - 17 novembre 2010)
Dalla ragionevole proposta di far partire i saldi al 30 gennaio e la successiva data scelta dall'Ascom di anticiparli al 6 gennaio, è, di oggi, l'assurda proposta, suggerita da Codacons, di anticipare le promozioni al 15 dicembre.
Si sa, sono sempre opinioni, ma le spese di questa diatriba le fanno i commercianti. Considerato che oggi, 17 novembre, non c'è ancora una temperatura che giustifichi l'acquisto dei capi invernali, non possiamo che restare allibiti.
Caro signor Rienzi (Codacons):
Ritiene veramente che disporre di 30 giorni per vendere “in stagione” siano sufficienti per far quadrare i conti ?
Prima di far i conti in tasca a chi con il commercio ci vive, ha mai diretto un negozio ?
Non crede che queste iniziative possano solo creare il rischio di “false svendite” o di chiusure a catena delle attività ?
Come si fa a rilanciare l'economia dei negozi, costringendoli a vendere al costo... gli affitti li paga la Codacons ?
La Codacons ha una soluzione per i dipendenti che staranno a casa ?
Gentilmente, potrebbe illuminarci su quali sarebbero gli immensi benefici per i commercianti?