Oggetto:segnalazione disturbo alla quiete pubblica e richiesta di Ordinanza urgente di divieto a sostare/bivaccare sul sagrato della Chiesa di S.Martino Urbano Treviso.
Gentilissimi Signori tutti,
Ci vediamo costretti a rivolgerVi appello al fine di sottoporre alla Vostra attenzione una situazione divenuta oramai, allo stato attuale, insostenibile.
Rappresentiamo soltanto una piccola, ma non per questo non significativa parte dei cittadini residenti in centro storico e dei commercianti, aventi attività di diversa natura, nei pressi della Chiesa
di San Martino.
Come noto ai più, già in diverse occasioni abbiamo provveduto a sollecitare l'intervento-ahinoi in talune occasioni senza successo delle forze dell'ordine per segnalare la presenza sul Sagrato della Chiesa di San Martino di un afflusso di persone-o meglio di ragazzi (50/60 unità)-che soprattutto il sabato, senza alcuna forma di rispetto per i cittadini residenti e per i commercianti che lavorano nelle immediate
vicinanze, urlano (pronunciano bestemmie e parolacce) disturbando le funzioni religiose, occupano in toto lo spazio dei gradini impedendo il libero accesso dei parrocchiani alle funzioni stesse,ostruiscono con la loro presenza le vetrine e gli ingressi dei negozi, assumono comportamenti assolutamente indecorosi che superano oltremodo i limiti della decenza (imbrattano i muri della Chiesa, lasciano le lattine delle bevande assunte sui gradini, insozzano il luogo in cui sostano).
Spesse volte abbiamo avuto modo di assistere a risse tra i ragazzi, con l'intervento-almeno in occasione dell'ultima rissa avvenuta sabato scorso 22 settembre-delle forze dell'ordine interpellate e poi intervenute.
Inutile sottolineare che, non appena le autorità preposte all'ordine pubblico, compiuto il loro difficile dovere, vanno via, la situazione di presenza, urla e schiamazzi, si ricompone uguale a prima.
E' nostro dovere segnalare inoltre che i ragazzini presenti, che non solo impediscono il regolare svolgimento delle attività religiose, non solo impediscono ai cittadini di vivere serenamente il proprio
quartiere, non solo impediscono con il loro comportamento la possibilità per i commercianti di ricevere nei negozi un regolare afflusso di clientela in un momento già di per sé assai critico in ragione della
crisi economica, ma sospettiamo svolgano attività di spaccio di sostanze stupefacenti in considerazione della presenza di alcune siringhe rinvenute nelle caditoie dei pozzetti a lato Nord della Chiesa.
Orbene, tanto premesso, intendendo con la presente lettera denunciare ufficialmente una situazione incresciosa, insostenibile ed allarmante, Vi rivolgiamo il nostro appello collettivo, come cittadini
della città di Treviso e come commercianti che cercano di far forza comune, affinchè Voi tutti, ciascuno per quanto di propria competenza, interveniate a regolamentare nei modi che crederete più opportuni a
tutela della nostra incolumità fisica e della nostra serenità morale e psicologica, al fine di consentirci di vivere come tutti i cittadini onesti hanno il diritto di vivere.
Il dovere delle Forze dell'Ordine è quello di difendere il cittadino onesto, ma le stesse devono avere i mezzi necessari per agire. A tanto noi aneliamo.
Con l'auspicio di un pronto ed efficace intervento, Vi ringraziamo sin da ora per l'attenzione e per la indefettibile tutela che vorrete approntare in nostro favore.
Distinti saluti.