Dal nostro sondaggio, dopo aver interpellato un campione di oltre 400 imprenditori del Centro Storico di Treviso, riteniamo di avere le idee chiare sul problema “pedonalizzazione”:
Il 60% delle attività economiche è contrario alla chiusura del centro. Il restante quaranta per cento si divide tra chi chiede una chiusura a fronte di iniziative urgenti atte a rivitalizzare la città (39%), e chi vorrebbe il centro chiuso anche domani (1%).
Una Centro Storico si può chiudere quando è pieno di turisti e di visitatori, non se è vuoto. Mettere due fioriere per bloccare una strada serve solo a decretare la fine del commercio trevigiano... tanto vale utilizzare i crisantemi per arredo, serviranno a suggellare il funerale dell'economia trevigiana.
La comunicazione di Ca Sugana, secondo cui i parcheggi disponibili in centro sono più che sufficienti, ci suona quasi canzonatoria. Sicuramente allo stato attuale i parcheggi sono sotto utilizzati. Il vero problema è che non si è fatto nulla per riempirli.
Put, parcheggi a sensori, spostamento degli uffici pubblici, persecuzione da parte di pochissimi residenti ai danni dei locali notturni, mancanza di comunicazione in tutti i sensi, indifferenza dell'associazione Ascom, hanno portato questa città alla desertificazione più totale. Se si vuole evitare un emorragia totale di posti di lavoro servono soluzioni urgenti.
E in tutta questa situazione, il Signor Guido Pomini, rilascia ai media dichiarazioni che auspicano la chiusura addirittura per novembre (Gazzettino 7 settembre 2010).
La nostra iniziativa, dimostra che, l'opinione del presidente è ben diversa da quella della maggioranza dei titolari delle attività del centro storico, e pertanto, ci piacerebbe che il Signor Pomini, quando parla ai giornali, si confrontasse prima con i suoi associati.
Non ci servono le fumose statistiche che troviamo nel giornalino dell'associazione o gli psicologi che ci facciano accettare la realtà, noi, questa realtà, la vogliamo cambiare...magari con un “ tavolo tecnico” con sopra qualcosa di concreto e non fumo.
Per quanto riguarda il nostro vulcanico assessore Vittorio Zanini ci sembra che la città abbia già risposto molto chiaramente.
Nella nostra petizione presentiamo 401 adesioni. Quelle in più servono per fugare ogni contestazione.