La Loggia dei Cavalieri si erge in Via
Martiri della Libertà ed è unica nel suo genere in Europa.
L’edificio fu realizzato nella seconda metà del Duecento,
all’epoca del podestà Andrea da Perugia. Inizialmente, servì
come luogo per convegni, conversazioni, per il gioco degli scacchi ed
altri svaghi, esclusivamente riservato a nobili e cavalieri. Poi la
sua destinazione cambiò, verso la fine del 1388, quando
su Treviso si estese il governo della Serenissima. A
partire da quell’anno, l’edificio cadde in rovina; intorno al
1550, dentro la Loggia fu costruita addirittura una casa. Poi la
Loggia fu adibita a deposito di legname e di botti; nella seconda
metà dell’Ottocento fu utilizzata come deposito e rivendita di
casse da morto. Nel 1889 la Loggia fu acquisita dal Comune di
Treviso, e intorno al 1910 subì un profondo restauro.
La Loggia è un’architettura singolare, di grande semplicità e leggerezza, tipico esempio di quel romanico trevigiano che risente dell'eleganza bizantina lagunare. E' una sorta di piazza coperta – in mattoni e a pianta quadrilatera irregolare – con un tetto in coppi. E’ aperta su ognuno di tre lati da cinque arcate su esili colonne quadrate in pietra d’Istria, con capitello liscio. La copertura piramidale, quasi un enorme cappello, è molto sporgente su modiglioni lignei sagomati ed ha una complessa struttura interna, nascosta da un soffitto ligneo a travicelli. Nello spazio interno s’innalza una grossa colonna, per metà in granito violetto, su cui grava gran parte del peso della copertura.
Inizialmente l’edificio era tutto affrescato. La decorazione fu rinnovata già nel 1313 con ricchi ornati policromi a fasce geometriche e vegetali, stilizzate. L’esterno fu abbellito da un fregio con scene di cavalieri, mentre l’interno fu decorato con scene tratte dal francese "Roman de Troie". Qualche resto di queste decorazioni si scorge ancora, specialmente nei sottarchi. Restaurato nel 1911, l'edificio fu danneggiato dai bombardamenti nel 1944 e poi ricostruito col materiale originale. A partire dalla metà degli anni ’60 del Novecento, prima dell’ultimo restauro, la Loggia ha ospitato a lungo un suggestivo mercatino di libri usati e di giocattoli.
La Loggia è un’architettura singolare, di grande semplicità e leggerezza, tipico esempio di quel romanico trevigiano che risente dell'eleganza bizantina lagunare. E' una sorta di piazza coperta – in mattoni e a pianta quadrilatera irregolare – con un tetto in coppi. E’ aperta su ognuno di tre lati da cinque arcate su esili colonne quadrate in pietra d’Istria, con capitello liscio. La copertura piramidale, quasi un enorme cappello, è molto sporgente su modiglioni lignei sagomati ed ha una complessa struttura interna, nascosta da un soffitto ligneo a travicelli. Nello spazio interno s’innalza una grossa colonna, per metà in granito violetto, su cui grava gran parte del peso della copertura.
Inizialmente l’edificio era tutto affrescato. La decorazione fu rinnovata già nel 1313 con ricchi ornati policromi a fasce geometriche e vegetali, stilizzate. L’esterno fu abbellito da un fregio con scene di cavalieri, mentre l’interno fu decorato con scene tratte dal francese "Roman de Troie". Qualche resto di queste decorazioni si scorge ancora, specialmente nei sottarchi. Restaurato nel 1911, l'edificio fu danneggiato dai bombardamenti nel 1944 e poi ricostruito col materiale originale. A partire dalla metà degli anni ’60 del Novecento, prima dell’ultimo restauro, la Loggia ha ospitato a lungo un suggestivo mercatino di libri usati e di giocattoli.
Testi tratti da: Travelitalia.com