SANPAOLO#arte
COMUNICATO
STAMPA
Treviso,
15 aprile 2017
AFFINITÀ
NELLE LONTANANZE
I
locali dell’ex panificio del “Biscione” – il lungo condominio
del quartiere San Paolo in Viale Francia 12 – concessi in comodato
dalla proprietaria e adattati su progetto dell’architetto
Alberto Buso, sono dall’agosto 2016 sede
della Galleria d’arte contemporanea SANPAOLO#arte.
Sabato
22 aprile alle 18, s’inaugura in essa, con la prolusione
dell’assessore alla cultura Luciano Franchin, la mostra “Affinità
nelle lontananze”, curata dalla storica dell’arte Elsa Dezuanni e
patrocinata dalla Regione Veneto e dal Comune di Treviso. È questo
il terzo degli eventi espositivi proposti dall’Associazione
Quartiere San Paolo in collaborazione con il Gruppo Anziani Treviso,
l’Associazione “I Care”, le cooperative “La Esse” e
“Solidarietà”, la Fondazione Feder-Piazza e l’Associazione
“3VISO3”.
Alla
multietnicità, presente nel quartiere s’ispirano sia Il titolo
della mostra, inteso quale invito alla convivenza tra persone di
nazionalità, culture e religioni differenti, sia le tipologie delle
opere esposte, i cui autori sono la pittrice Brigitte
Brand
(tedesca di nascita e formazione, ma da decenni dapprima veneziana e
poi, definitivamente, trevigiana) e Satyam
(nome d’arte di Umberto Bidinotto, trevigiano, filosofo, psicologo
e trainer olistico).
La
Brand si presenta con cinque grandi tele che riproducono i
monumentali interni ed esterni di antichi templi e monasteri armeni e
indiani,
e alcuni disegni acquarellati tratti dai suoi quaderni di viaggi,
fitti di
dettagli e scorci prospettici di città e paesaggi, eseguiti con una
mentalità e un occhio da cartografo:
esito, gli uni e gli altri, di frequentazioni ripetute nel corso di
decenni. Dall’insieme
di tali opere
traspaiono la volontà e l’attitudine dell’artista a entrare in
sintonia con i luoghi e gli ambienti da lei esplorati.
Ad accrescere psicologicamente
la veridicità della visione ci sono, incollati sulle tele, le pagine
di giornale delle località visitate, la cui stampa filtra tra i
decisi tratti
neri e le pennellate prevalentemente monocrome dei soggetti dipinti.
I
lavori tridimensionali di Satyam sono originati da
esperienze maturate studiando in India, costruiti
con il proposito di evidenziare profonde analogie concettuali tra le
diverse religioni, aggregando oggetti di varia natura. Due “altarini
da viaggio”, ricavati da valigette di legno, hanno nei rispettivi
coperchi i ritratti del San
Francesco d’Assisi (nella versione di Cimabue) e
del
guru indiano Ràmana Maharshi, mentre nei contenitori compaiono
oggetti-simbolo del loro vissuto. Ebbene, pur essendo esistiti a
sette secoli di distanza, il santo e il mistico esprimono sentimenti
di fratellanza del tutto simili. Una specie di altarino
architettonico-letterario è un’altra opera, bianca, su cui spicca
un “TAU”, simbolo francescano della Croce, dove un passo del
Cantico
delle Creature
di San Francesco si incrocia con i caratteri arabi di un verso del
teologo e poeta persiano Jalad al-Din Rumi: il divino espresso
attraverso la poesia da due mistici affini, dunque, nella lontananza.
Aperta
al pubblico fino
al 28 maggio,
è visitabile nei giorni di sabato,
domenica e festivi, con orario 10-13 e 17-20. Info:
tel.
328 2926591 sanpaolotv@libero.it.