Blog per la rivalutazione del Centro Storico di Treviso. Nel caso in cui il materiale pubblicato dovesse ledere il diritto d'autore si prega di avvisare via e-mail per l'immediata rimozione.- Treviso Sos 30 novembre 2009 -
sabato 31 ottobre 2015
venerdì 30 ottobre 2015
Collezione "Salce"- Resterà un sogno ?
Collezione di manifesti d’epoca
donata generosamente allo Stato mediante lascito testamentario e
custodita presso i Musei Civici trevigiani. Una collezione
vastissima, composta da circa 30.000 esemplari.
https://www.youtube.com/watch?v=r117A0-K-Jk
giovedì 29 ottobre 2015
“EL GRECO IN ITALIA” SVELATE LE OPERE, DI CUI MOLTE INEDITE, CHE RENDERANNO OMAGGIO AL PERIODO ITALIANO DEL GENIO DEL ‘500 NELLA GRANDE MOSTRA PATROCINATA DAL MIBACT
Saranno
una trentina le opere di Domenikos Theotokopoulos, detto El
Greco,
a rendere omaggio al periodo italiano del genio del ‘500, mettendo
in scena la più grande retrospettiva mai organizzata prima sul
periodo giovanile dell’artista, intitolata El
Greco in Italia. Metamorfosi di un Genio: molte
di queste saranno esposte
in Italia per la prima volta, accompagnate
da altrettanti capolavori di grandi artisti
che influenzarono il suo lavoro, o ne furono a loro volta
influenzati, da Tiziano a Picasso, da Parmigianino a Bacon.
Dedicata
al decennio 1567-1576, il periodo che l’artista trascorse in
Italia, l’attesa mostra El
Greco in Italia. Metamorfosi di un Genio
racconterà, attraverso spunti scientifici inediti, come il “viaggio”
nel nostro Paese abbia plasmato l’artista al punto tale da
trasformarlo da iconografo del mondo ortodosso a genio visionario che
ispirò artisti del calibro di Cézanne
e Manet, Pollock, Bacon e Picasso appunto.
El
Greco in Italia. Metamorfosi di un Genio è
l’evento che si pone come
coronamento delle mostre che hanno celebrato il quarto centenario
della morte dell’artista
(Toledo, 1614) in Grecia e in Spagna, rispettivamente suo Paese di
nascita e di adozione, e sarà visitabile a Treviso
dal 24 ottobre 2015 al 10 aprile 2016 a Casa dei Carraresi.
La
mostra,
patrocinata dalla Regione Veneto, dalla Provincia di Treviso e dal
Comune di Treviso, grazie ai suoi straordinari contenuti artistici,
ha ricevuto anche il patrocinio del
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
(MIBACT),
che ne ha riconosciuto l’importanza, in collaborazione con il Polo
Museale del Veneto. Il
progetto ha inoltre potuto contare sul supporto di prestigiosi
istituzioni museali e collezioni private di tutto il mondo, tra
cui le Gallerie
dell’Accademia
di Venezia, la Galleria
Estense di
Modena, la
Galleria Nazionale di
Parma, il J.F.
Willumsens Museum
in Danimarca, la Maison
d'Art di
Montecarlo, la Galleria
Parmeggiani di
Reggio Emilia, il Museo
di Capodimonte di
Napoli, la Pinacoteca
di Bologna,
la Schorr
Collection di
Londra, The
Velimezis Collection
di Atene, solo per citarne alcuni.
Organizzata
da Kornice,
di Andrea Brunello, con la collaborazione di Fondazione
Cassamarca,
la
mostra nasce da un importante progetto scientifico che si basa su
oltre mezzo secolo di studi del suo curatore, il Prof.
Lionello Puppi,
emerito di Ca’ Foscari, uno dei maggiori studiosi al mondo de El
Greco e massimo esperto del suo periodo giovanile, coadiuvato da un
Comitato
Scientifico internazionale
composto da studiosi di prestigiose realtà accademiche: Serena
Baccaglini.
Alessandra
Bigi, Nano Chatzidakis, Agnese Chiari Moretti Wiel, Robin Cormack,
Andrea Donati, Mariella Lobefaro, Maria Paphiti, Paula Revenga
Dominguez.
Il
percorso espositivo, suddiviso in 4
macro sezioni,
coinvolgerà il pubblico in un affascinante
viaggio sulle tracce dell’attività dell’artista tra Venezia,
Roma e l’Italia centrale,
dove El Greco ebbe modo di entrare in contatto diretto con la coeva
arte di Tiziano, Bassano e Tintoretto, artisti che influenzarono
profondamente la sua opera.
La
prima parte espositiva introdurrà il visitatore attraverso un
video
emozionale che racconterà
l'artista e gli aneddoti legati alla sua personalità carismatica e
alla sua vita avventurosa;
la seconda è dedicata a Creta, l’isola in cui è nato, all’epoca
territorio veneziano, e al
linguaggio
della tradizionale icona bizantina
che
ha contraddistinto i suoi primi anni come artista; la terza parte,
quella centrale e dominante della mostra, metterà a confronto
le principali opere
del periodo italiano con quelle di artisti che hanno fortemente
influenzato il suo lavoro. Tra i capolavori: il San
Francesco Riceve le Stimmate
di Tiziano
(1525
ca.), la Madonna
di San Zaccaria del
Parmigianino
(1530-1533
ca.), l’Allegoria
della Battaglia di Lepanto del
Veronese
(1572-1573 ca.) e l’Allegoria
del Fuoco del
Bassano
(1580 ca.).
Tra
le opere principali del primo blocco e di quello centrale:
il San
Demetrio (ante 1567), l'altarolo
detto Trittico di Modena (1567-1568 ca.),
l’Adorazione
dei Pastori (1568-1569
ca.), il Ritratto
di Giulio Clovio (1571
ca.),
la
Guarigione del Cieco (1573
ca.), la
Crocifissione
(1575-1577 ca.),
il San Francesco (1595),
il
Salvatore Benedicente
(1595
ca.),
il
Polittico
di Ferrara (1568),
oltre a un’opera misteriosa mai mostrata prima al pubblico che sarà
esposta in anteprima mondiale per l’evento.
La
parte finale sarà dedicata alle influenze
che
El Greco ha esercitato sugli
artisti delle avanguardie del ‘900, tra cui geni del calibro di
Pablo Picasso e Francis Bacon.
Saranno infatti in mostra i capolavori di questi artisti, regalando
così al visitatore un’esperienza
unica, un viaggio tra l’arte rinascimentale
e moderna che
rivelerà,
inequivocabilmente, come i
colori acidi, il movimento ascensionale delle figure,
l’impressionante rappresentazione psicologica dei ritratti, gli
sprazzi di luce rubati alle tenebre tipici de El Greco abbiano
incantato molti artisti famosi, secoli dopo la morte del Maestro, al
punto tale da renderlo uno degli artisti più imitati al mondo.
In
occasione della mostra, Casa dei Carraresi, centro congressi ed
esposizioni di Fondazione Cassamarca, ha riportato alla luce le sale
dei Brittoni con i loro meravigliosi affreschi che saranno riaperte
al pubblico.
Nell’attesa
della pubblicazione del catalogo della mostra, edito da Skira,
aneddoti, curiosità sull’artista e il backstage della preparazione
della mostra si possono seguire sulla pagina Facebook Mostre-Treviso
e i profili Twitter e Instagram.
Note
INFORMATIVE
Titolo:
El
Greco in Italia. Metamorfosi di un Genio
Date:
24
ottobre 2015 - 10 aprile 2016
Sede:
Casa
dei Carraresi, Treviso
Mostra
a cura di: Lionello
Puppi
Comitato
Scientifico:
Serena
Baccaglini, Alessandra Bigi, Nano Chatzidakis, Agnese Chiari Moretti
Wiel, Robin Cormack, Andrea Donati, Mariella Lobefaro, Maria Paphiti,
Paula Revenga Dominguez
Organizzata
da: Kornice
di Andrea Brunello
con la collaborazione di Fondazione Cassamarca
Con
il patrocinio di:
MIBACT
- Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
Regione
Veneto
Provincia
di Treviso
Comune
di Treviso
Con
la collaborazione di: Polo
Museale del Veneto
Orari:
Martedì
- Venerdì 09:00 - 19:00,
Sabato e Domenica 09:00 - 20:00
Ingresso:
Intero
12€ Ridotto 10€
Info
e prenotazioni:
www.elgrecotreviso.it,
+ 39 0422 513150,
info@elgrecotreviso.it, Facebook: Mostre-Treviso
Catalogo:
Skira
Editore
Ufficio
Stampa:
Lavinia Colonna Preti | +39 338 6047174 | lavinia@thereflectionstudios.it | press@elgretreviso.it
Michela Canessa | + 39 347 55 65 281 | michela@thereflectionstudios.it | press@elgrecotreviso.it
Lavinia Colonna Preti | +39 338 6047174 | lavinia@thereflectionstudios.it | press@elgretreviso.it
Michela Canessa | + 39 347 55 65 281 | michela@thereflectionstudios.it | press@elgrecotreviso.it
mercoledì 28 ottobre 2015
E' ufficiale: La stazione di Treviso non verrà spostata
Nonostante gli organizzatori della
mostra di Escher ne abbiano paventato lo spostamento in zona fiera,
secondo notizie ufficiali la stazione di Treviso non subirà alcun
trasloco. Si invitano pertanto turisti e pendolari a recarsi a
prendere il treno al solito posto.
sabato 17 ottobre 2015
EL GRECO IN ITALIA. METAMORFOSI DI UN GENIO Casa dei Carraresi, Treviso 24 ottobre 2015 - 10 aprile 2016
L’AFFASCINANTE AVVENTURA
DI UN “VISIONARIO ILLUMINATO”
Un
progetto espositivo unico a illustrare la metamorfosi di Domenikos
Theotokopoulos, detto El Greco, uno degli artisti più innovativi e
originali della sua epoca.
È
famoso per le sue inconfondibili figure sinuosamente allungate, le
forme umane stravolte dal furore mistico, i colori acidi, al limite
della psichedelia. El Greco è stato uno degli artisti più
innovativi e originali della sua epoca: la mostra di Casa dei
Carraresi a Treviso gli rende omaggio, concentrandosi proprio sulla
fase italiana della sua carriera, il decennio 1567-1576. Nato
nell'isola greca di Creta nel 1541, Domenikos Theotokopoulos –
questo il vero nome dell'artista – diventa famoso in Spagna, ma,
prima di approdare nella penisola iberica soggiorna in Italia per
quasi dieci anni, trovando la propria strada artistica in seguito al
contatto con alcuni tra i migliori maestri del tempo. All’epoca
Creta faceva parte della Serenissima Repubblica di Venezia. Proprio
qui si recò El Greco all’età di 26 anni, trasformandosi da
iconografo ortodosso in un artista innovativo e rivoluzionario.
Ispirandosi
ai grandi artisti italiani del tempo, tra cui Tiziano, Tintoretto e
Jacopo Bassano, i cui capolavori saranno esposti in mostra, El Greco
iniziò ad adottare colori più intensi e una pennellata libera,
abbandonando, grazie alla prospettiva, la rigidità e la piattezza
dello stile appreso nella sua terra natale, legato alla tradizione
artistica bizantina. La sua genialità sta proprio nell’essere
riuscito a fondere due culture contrapposte: quella greco-ortodossa e
quella rinascimentale cattolico-romana. È questo che fa del Greco
l’artista visionario che sconvolse geni assoluti della modernità
tra cui Manet, Cézanne e Picasso.
Protagonista
indiscusso della cultura figurativa occidentale, El Greco venne,
infatti, riscoperto nell’Ottocento, per diventare fonte di
ispirazione per le Avanguardie di fine secolo e del Novecento,
dall’Impressionismo al Cubismo.
Il
percorso conclusivo della mostra documenterà la profonda influenza
esercitata dall’artista sulla pittura moderna attraverso capolavori
inediti di Picasso e di Bacon, a testimoniare l’incredibile
attualità del genio de El Greco: un linguaggio personale e
straordinario che non ha paragoni possibili.
La
mostra di Treviso presenta più di 80 opere, tra cui inediti e alcuni
tra i lavori più importanti dell’artista, grazie ai prestiti di
prestigiosi istituzioni museali internazionali e collezioni private.
Il percorso espositivo è arricchito da opere dei grandi artisti che
hanno influenzato El Greco – come Tiziano, Tintoretto, Jacopo
Bassano, Parmigianino, Correggio – e dei contemporanei di
tradizione bizantina, oltre che da suggestioni visive di varia natura
(materiali cartografici e incisioni).
Due
prestiti eccezionali, in anteprima mondiale, chiudono il percorso
espositivo: si potranno ammirare il cartone preparatorio dell’arazzo
de “Les Demoiselles d'Avignon” di Picasso, e due Crocifissioni
di Bacon, capolavori unici di due artisti affascinati da El Greco, a
dimostrare come il Maestro abbia ispirato le avanguardie del
Novecento anticipando l’arte contemporanea.
mercoledì 14 ottobre 2015
TRE LATTINE SPECIALI DEDICATE A EL GRECO DAL 24 OTTOBRE LA MOSTRA IN ITALIA
La mostra alla Casa dei Carraresi di
Treviso dedicata a Domenikos Theotokopoulos, celebre
pittore cretese detto El Greco, sarà inaugurata sabato 24
ottobre. Si tratta di un’importante occasione per Treviso, perché
è la più grande retrospettiva mai organizzata prima sul periodo
giovanile dell’artista e la nostra torrefazione ha deciso di
scendere in campo personalmente a sostegno dell’arte e di questa
iniziativa.
La mostra sarà l’occasione per presentare tre lattine a tiratura limitata, raffiguranti alcuni dettagli delle opere “Adorazione dei Pastori” e “Battesimo di Cristo”. All’interno della confezione una miscela pregiata, di caffè 100% Arabica.
Tratto da:
http://www.goppioncaffe.it/3621/tre-lattine-speciali-dedicate-a-el-greco
La mostra sarà l’occasione per presentare tre lattine a tiratura limitata, raffiguranti alcuni dettagli delle opere “Adorazione dei Pastori” e “Battesimo di Cristo”. All’interno della confezione una miscela pregiata, di caffè 100% Arabica.
Tratto da:
http://www.goppioncaffe.it/3621/tre-lattine-speciali-dedicate-a-el-greco
venerdì 9 ottobre 2015
giovedì 8 ottobre 2015
martedì 6 ottobre 2015
venerdì 2 ottobre 2015
LA MEDEA SUICIDA CA’ BRITTONI SI SVELA TREVISO
«Qui c'è un piccolo mistero: si vede Medea che si suicida. In
nessuna fonte letteraria si racconta questa versione del mito. Ma
nessuno sa spiegare perché qui sia rappresentata così, mentre si
infilza con una spada». La Medea suicida, come spiega una guida, è
una delle chicche emerse dagli affreschi dimenticati di Ca’ dei
Brittoni, rimasti nascosti per anni e riportati alla luce da una
pulizia approfondita decisa in estate da Fondazione Cassamarca. E
sono così rinate due stanze affrescate praticamente sparite dopo il
restauro del 1986. Pareti occultate dai pannelli delle tante mostre
fatte negli ultimi anni, quasi dimenticate con il passare del tempo e
sacrificate sull'altare del successo. In estate però Piero
Semenzato, responsabile del patrimonio immobiliare di Fondazione, ha
deciso che un tesoro del genere non poteva rimanere nascosto. E così
sono stati tolti i pannelli, chiamata la Sovrintendenza e avviate le
operazioni di pulizia. Il risultato è stato presentato ieri per la
Giornata delle Fondazioni: Ca’ dei Brittoni è stata aperta al
pubblico e ha potuto mostrare tutto il proprio splendore.
Il giro nelle stanze affrescate è una sorta di viaggio all'indietro nel tempo. Si fluttua tra 1200 e 1400, con stili e storie disegnate una sopra l'altra in un racconto intrecciato e tutto da decifrare. Sono temi che ripercorrono la vita di Treviso, ne raccontano i miti e le leggende. Ca’ dei Brittoni era la casa di una famiglia marsigliese che arrivò a Treviso con Giovanni Breton, un nome che trasse in inganno i trevigiani dell'epoca convinti che si trattasse di un bretone. Era un oste e aprì la celebre locanda La Croce, sempre nello stesso complesso. I muri vennero affrescati dagli artisti di passaggio, alcuni tratti ricordano gli affreschi di Santa Caterina. E non è un caso: è capitato che chi lavorava nella chiesa alloggiasse alla Croce e pagasse il conto con la propria arte, lasciando un disegno.
Tratto da " La Tribuna di Treviso" 2 ottobre 2015
Il giro nelle stanze affrescate è una sorta di viaggio all'indietro nel tempo. Si fluttua tra 1200 e 1400, con stili e storie disegnate una sopra l'altra in un racconto intrecciato e tutto da decifrare. Sono temi che ripercorrono la vita di Treviso, ne raccontano i miti e le leggende. Ca’ dei Brittoni era la casa di una famiglia marsigliese che arrivò a Treviso con Giovanni Breton, un nome che trasse in inganno i trevigiani dell'epoca convinti che si trattasse di un bretone. Era un oste e aprì la celebre locanda La Croce, sempre nello stesso complesso. I muri vennero affrescati dagli artisti di passaggio, alcuni tratti ricordano gli affreschi di Santa Caterina. E non è un caso: è capitato che chi lavorava nella chiesa alloggiasse alla Croce e pagasse il conto con la propria arte, lasciando un disegno.
Tratto da " La Tribuna di Treviso" 2 ottobre 2015