venerdì 9 agosto 2013

Uscite estemporanee


 Estratto da " La Tribuna - 8 agosto 2013"


     Non capisco perché l'opinione o il confronto chiesto da oltre 130 imprenditori del Centro Storico infastidisca così tanto il rappresentante provinciale dell'Ascom Signor Guido Pomini.
     E' di ieri l'articolo della Tribuna dove lo stesso afferma (virgolettato): “Il sindaco Manildo e suoi assessori sanno bene cosa fare, mi pare che abbiano le idee chiare sulla pedonalizzazione come sulla necessità di un confronto con i rappresentanti riconosciuti e non estemporanei delle categorie, che infatti mi pare sia in settembre, per un primo bilancio delle zone a traffico limitato del fine settimana. Ripeto: rappresentanti riconosciuti e qualificati delle categorie economiche. Qui siamo di fronte a una uscita estemporanea come ce ne sono sempre state nella storia di Treviso. In fondo è anche sintomo di vivacità. Per il resto ripeto: Questa giunta rispetto alla precedente mi pare abbia le idee chiare sulla concertazione......”.
     Che l'amministrazione abbia le idee chiare non c'è dubbio. Ne siamo così sicuri che, alle ultime elezioni, abbiamo sostenuto questo cambiamento e ne siamo molto felici. Il nostro sondaggio non ha mai voluto essere un attacco nè all'amministrazione né all'associazione Ascom. Con la nostra iniziativa abbiamo voluto dar voce a chi voce non ha, visto che la nostra associazione ufficiale sembra preferire una sorta di “spintocrazia” a un più costruttivo confronto sulle decisioni per il bene comune del commercio cittadino.
    Quello che non possiamo accettare, da parte di un presidente provinciale, è la definizione di “rappresentante estemporaneo” riferito al nostro movimento “ Treviso Sos”(2009). Se ci fossimo sentiti tutelati da una forte presenza Ascom su territorio probabilmente Treviso Sos non sarebbe neanche nata, purtroppo così non è stato. L'esempio lampante è stata la petizione del 2010 dove 417 sottoscrittori (imprese) non hanno condiviso le posizioni Ascom sulla pedonalizzazione.
     Altro esempio è l'attuale sondaggio partito solo 13 giorni fa che conta già oltre 130 aderenti in contrapposizione con le linee Ascom. Essere un dirigente Ascom e definire “estemporanee” le iniziative di un numero così vasto di imprese non fa certo onore a chi, invece, dovrebbe tutelare gli interessi dei commercianti e possibilmente, confrontarsi con loro.
    Concludendo, in Italia, per ora, esiste una libertà di pensiero e di opinione e non saranno certamente i signori Pomini e Mazzoli a privarci di questo diritto.

Per Treviso Sos
Antonio Bottegal