Ci risulta che in Italia, esiste ancora la libertà di opinione e di pensiero ed è questo il diritto che stiamo esercitando. Non siamo obbligati ad interpellare il Sig. Pomini per chiedere il permesso di confrontarci con l'amministrazione comunale e con le realtà produttive di Treviso, l'abbiamo fatto in quanto liberi cittadini ed è come tali che intendiamo continuare la nostra opera.
Il nostro video non è un attacco né al Sig. Pomini, nè all'Ascom, e tanto meno all'amministrazione comunale che sinora si è dimostrata molto disponibile al confronto. Comunque teniamo a precisare che:
Le firme alla petizione dei commercianti sono molto più di 300; in questo momento i contatti su facebook sono 600 e gli accessi per vedere il nostro video sono 251 in tre giorni. Se per qualcuno siamo ancora “quattro gatti”, sono sempre punti di vista e come tali li rispettiamo.
L'Ascom non ha potuto vedere la petizione in quanto non indirizzata all'associazione, ma all'amministrazione pubblica, quindi, anche volendo, non avremmo potuto esibirla.
Tale petizione si concluderà quando sarà possibile vedere concreti cambiamenti.
Notiamo con piacere che anche l'Ascom si è accorta della necessità di interventi urgenti per salvare la nostra città. Ci permettiamo solo un consiglio: Se si perdesse meno tempo a polemizzare sui giornali e si cercasse di fare di più, probabilmente Treviso s.o.s. non sarebbe neanche nata.
La nostra disponibilità ad un colloquio con l'associazione è stata data già dal 10 gennaio 2010 sul nostro blog tuttora in linea. Se ciò non bastasse ribadiamo la nostra disponibilità ad un confronto .