Blog per la rivalutazione del Centro Storico di Treviso. Nel caso in cui il materiale pubblicato dovesse ledere il diritto d'autore si prega di avvisare via e-mail per l'immediata rimozione.- Treviso Sos 30 novembre 2009 -
martedì 26 aprile 2016
venerdì 15 aprile 2016
sabato 9 aprile 2016
ARCHIVIO DI STATO: I DISEGNI DI SAN PAOLO - 9 aprile - 14 maggio 2016
Mostra documentaria dal 9 aprile al 14 maggio 2016
Treviso, ex Convento di Santa Margherita, Sala del Capitolo
L'Archivio di Stato di Treviso apre nuovamente le sue porte alla
cittadinanza con una mostra dal titolo intrigante che, naturalmente,
nulla ha a che vedere con la vita dell'apostolo Paolo, quanto
piuttosto con i disegni e le mappe che facevano parte dell'Archivio
del Monastero di San Paolo di Treviso.
Si tratta di un'occasione unica per poter ammirare alcuni tra i 64
splendidi disegni che illustravano le proprietà del monastero site
nel territorio trevisano. Tra le mappe prescelte, vi sono quelle che
raccontano la vicinanza con il convento dei frati Eremitani sede
dell'Archivio di Stato di Treviso dal 2 giugno 2006 (di cui pertanto
a breve ricorre il decennale), e che rappresentano l'architettura e
gli spazi dei due insediamenti religiosi. Il corredo di alcune
antiche pergamene, consente di narrare le vicende ed i contrasti
generati da tale prossimità, nonché i retroscena della costruzione
della chiesa di Santa Margherita, attualmente in corso di restauro.I documenti esposti, tuttavia, raccontano molto di più, perché i disegni colorati e particolareggiati dei campi coltivati (punteggiati dai filari di alberi che ne delimitavano i confini e sui quali erano appoggiate le viti), dei prati destinati all'allevamento del bestiame, dei boschi, delle case coloniche di cui viene spesso fornita, a margine, una rappresentazione puntuale, affascinano chi guarda attraverso l'evocazione di un mondo vicino e lontano, la cui economia era fondata sui prodotti della terra e sulla forza delle braccia di coloro che la lavoravano.
La “stala da manzi”, la “teza”, il “tezzon”, il “portico”, la “cusina”, la “camera” e la “camereta”, il forno, il “graner”, la “caneva”, la “tinazera”, la “stala da pecore” sono alcuni degli elementi, dei vani abitativi tratteggiati, con maestria, dai pubblici periti.
Una ricca sezione di disegni riguarda il mulino di Cervara, anch'esso posseduto dalle monache.
La mostra, curata dal direttore dell'Istituto, dott. Antonio Bruno, sarà inaugurata sabato 9 aprile alle ore 11.00 e resterà aperta fino al 14 maggio 2016, con il seguente orario: dal lunedì al venerdì: 9.00 - 18.00; sabato: 9.00 - 13.00. Ingresso libero.
E' possibile richiedere visite guidate gratuite per scolaresche o gruppi organizzati di almeno dieci persone all'indirizzo as-tv@beniculturali.it
Redattore: ANTONIO BRUNO
http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Eventi/visualizza_asset.html_353430605.html
Informazioni Evento:
Data Inizio: 09 aprile 2016
Data Fine: 14 maggio 2016
Costo del biglietto: INGRESSO LIBERO
Prenotazione: Facoltativa; Telefono prenotazioni: 0422 545805
Luogo: Treviso, Archivio di Stato di Treviso
Orario: Dal lunedì al venerdì: 9.00 - 18.00 Sabato: 9.00 - 13.00
Telefono: 0422 545805
E-mail: as-tv@beniculturali.it
Sito web: http://www.archiviodistatotreviso.beniculturali.it/
venerdì 8 aprile 2016
giovedì 7 aprile 2016
7 aprile 1944
Sono passati 60 anni da quel terribile
evento del 2° conflitto mondiale eppure, nonostante siano emerse le
vere motivazioni strategiche largamente documentate, permane
ostinatamente nell'immaginario collettivo l'idea di motivazioni
improntate a pura fantasia. Un errore dei piloti che confusero
Treviso con Tarvisio.
La presenza di alti gerarchi nazi-fascisti all' albergo Stella d'Oro di Treviso.
L' acquartieramento di un consistente numero di truppe schierate a difesa della città.
Perché questa ostinazione a rifiutare la realtà? Ma proprio perché non si voleva credere che a Treviso ci potesse essere qualche obiettivo di interesse militare. L'aver saputo che le aree ferroviarie - la Stazione Ferroviaria e lo Scalo Motta - cosi integrate nel tessuto abitativo della città, erano state considerate obiettivi di interesse militare è e rimane per i Trevigiani difficile da accettare tanto da preferirne delle altre, appunto fantasiose, emerse a ridosso di quel evento. Cosa ha veramente determinato quel famoso bombardamento è quindi da collegare alla situazione del fronte esistente nei primi mesi del 1944.
Gli Alleati erano attestati a Cassino e ad Anzio, bloccati dalla furiosa resistenza tedesca e da un inverno particolarmente inclemente.
È stato in quel periodo che è maturata la possibilità, da parte degli Alleati, di attuare un'operazione denominata Strangle, che vuol dire strangolare, per cercare di interrompere il flusso dei rifornimenti (materiale, uomini e mezzi) dalla Germania e dall'Austria, verso il fronte.
L'operazione Strangle iniziò il 19 marzo e si concluse l'11 maggio del 1944. Studiata e messa a punto dal Comando Aereo Alleato, si avvalse di tutto il potenziale in quel momento disponibile, costituito da bombardieri medi, schierati in Sardegna e in Corsica, e da quelli pesanti orbitanti nell'area di Foggia e di Lecce. Ai bombardieri medi fu affidato il compito di colpire tutte le linee, i ponti, i viadotti e i tunnel a ridosso del fronte, ai bombardieri pesanti quello di attaccare le aree ferroviarie ed i ponti che incidevano lungo la direzione del flusso dei rifornimenti.
L'apporto maggiore all'operazione fu dato dai bombardieri medi. Quelli pesanti, che costituivano le forze strategiche, avevano il compito primario di attaccare gli obiettivi in Germania, in Austria e Romania.
Perciò il loro contributo in questa operazione fu limitato a colpire aree ferroviarie fuori dalla portata dei bombardieri medi. Treviso è stata purtroppo prevista in uno di questi attacchi di bombardieri pesanti: i B-17, le famose Fortezze Volanti.
Dalla documentazione, rilasciata dall'Ufficio Storico dell'USAF, è possibile rilevare come le aree ferroviarie di Treviso erano già state catalogate e studiate come obiettivo militare nell'agosto 1943 e che il piano di attacco su Treviso esisteva dal 6 marzo 1944.
Un piano beffardamente chiamato Venerdì Santo, quasi con il desiderio palese di dissacrare il giorno di maggiore raccoglimento della popolazione nel periodo pasquale.
La presenza di alti gerarchi nazi-fascisti all' albergo Stella d'Oro di Treviso.
L' acquartieramento di un consistente numero di truppe schierate a difesa della città.
Perché questa ostinazione a rifiutare la realtà? Ma proprio perché non si voleva credere che a Treviso ci potesse essere qualche obiettivo di interesse militare. L'aver saputo che le aree ferroviarie - la Stazione Ferroviaria e lo Scalo Motta - cosi integrate nel tessuto abitativo della città, erano state considerate obiettivi di interesse militare è e rimane per i Trevigiani difficile da accettare tanto da preferirne delle altre, appunto fantasiose, emerse a ridosso di quel evento. Cosa ha veramente determinato quel famoso bombardamento è quindi da collegare alla situazione del fronte esistente nei primi mesi del 1944.
Gli Alleati erano attestati a Cassino e ad Anzio, bloccati dalla furiosa resistenza tedesca e da un inverno particolarmente inclemente.
È stato in quel periodo che è maturata la possibilità, da parte degli Alleati, di attuare un'operazione denominata Strangle, che vuol dire strangolare, per cercare di interrompere il flusso dei rifornimenti (materiale, uomini e mezzi) dalla Germania e dall'Austria, verso il fronte.
L'operazione Strangle iniziò il 19 marzo e si concluse l'11 maggio del 1944. Studiata e messa a punto dal Comando Aereo Alleato, si avvalse di tutto il potenziale in quel momento disponibile, costituito da bombardieri medi, schierati in Sardegna e in Corsica, e da quelli pesanti orbitanti nell'area di Foggia e di Lecce. Ai bombardieri medi fu affidato il compito di colpire tutte le linee, i ponti, i viadotti e i tunnel a ridosso del fronte, ai bombardieri pesanti quello di attaccare le aree ferroviarie ed i ponti che incidevano lungo la direzione del flusso dei rifornimenti.
L'apporto maggiore all'operazione fu dato dai bombardieri medi. Quelli pesanti, che costituivano le forze strategiche, avevano il compito primario di attaccare gli obiettivi in Germania, in Austria e Romania.
Perciò il loro contributo in questa operazione fu limitato a colpire aree ferroviarie fuori dalla portata dei bombardieri medi. Treviso è stata purtroppo prevista in uno di questi attacchi di bombardieri pesanti: i B-17, le famose Fortezze Volanti.
Dalla documentazione, rilasciata dall'Ufficio Storico dell'USAF, è possibile rilevare come le aree ferroviarie di Treviso erano già state catalogate e studiate come obiettivo militare nell'agosto 1943 e che il piano di attacco su Treviso esisteva dal 6 marzo 1944.
Un piano beffardamente chiamato Venerdì Santo, quasi con il desiderio palese di dissacrare il giorno di maggiore raccoglimento della popolazione nel periodo pasquale.
Continua al link:
http://www.portellosileanatv.it/saggi/mostre/7_aprile/7_aprile.htm
mercoledì 6 aprile 2016
lunedì 4 aprile 2016
Rotary Club - Sabato 9 aprile “Le età dello sport: dal bambino al master per la salute” e domenica 10 aprile visite guidate di gruppo alle opere di Arturo Martini presso il nuovo Museo Bailo
♦ Sabato 9 aprile alle 17, presso Cà dei Ricchi, si svolgerà il Convegno “Le età dello sport: dal bambino al master per la salute”, con relatore il prof. Renato Manno della Scuola dello Sport del CONI, professore di Metodologia dell’insegnamento alla Scuola di specializzazione di Medicina dello Sport presso la Facoltà di Medicina dell’Università Cattolica di Roma.
♦ Domenica 10 aprile, dalle ore 15
alle 18, si terranno delle visite guidate di gruppo alle opere di
Arturo Martini presso il nuovo Museo Bailo.
Saremmo molto lieti della vostra
partecipazione, assieme a quella di amici e conoscenti, ad entrambe
le manifestazioni, nel corso delle quali troverà illustrazione
l'attività dei Club attraverso i service più significativi.
Per distribuire organicamente le
presenze nell'evento del 10 aprile si prega di prenotare le adesioni
presso la Segreteria del Rotary Club
Treviso: mail: rotarytv@tin.it o in caso di
urgenza al 329-5464808. entro mercoledì 6 aprile p.v.
sabato 2 aprile 2016
venerdì 1 aprile 2016
Treviso perde un altro nome storico della città
TREVISO. Treviso perde un altro
bottegaio storico della città. Dopo la morte diFerruccio Danesin ,
scomparso a metà marzo, la città piange la morte diFrancesco
Vasconetto, per quarant’anni titolare dell’omonimo e famosissimo
negozio ottocentesco di piazza dei Signori, dove ieri un cartello
annunciava a tutti i passanti il lutto che aveva colpito la famiglia.
Vasconetto aveva 66 anni, da alcuni anni aveva ceduto la guida della
bottega al figlio Roberto ma non mancava mai di farvi visita perchè
lì, nelle strette mura del negozio aperto nel 1858, il papà gli
insegnò il lavoro che lui avrebbe tramandato al figlio replicando
quanto avveniva da quattro generazioni.
Continua al link:
http://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/2016/04/01/news/lutto-in-citta-1.13220653